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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mestre

"Separatisti" all'attacco: 7mila firme per "liberare" Venezia da Mestre

Nasce un nuovo comitato politico che chiede un referendum, sarebbe il quinto, per dividere le strade delle due città. L'avvocato Sitran: "Al centro lagunare va restituita la propria dignità"

Un quinto referendum, dopo ben quattro tentativi falliti, per separare Venezia da Mestre mettendo la parola fine al matrimonio fra la città sull'acqua e la terraferma che dura dal 1926. Un nuovo comitato ci riprova e lancia una raccolta di firme per fare della città insulare un comune autonomo attraverso la consultazione diretta dei cittadini veneziani.

Per raggiungere l'obiettivo il comitato separatista non si rivolge però solo ai veneziani - che al divorzio hanno già detto no quattro volte - ma lancia un appello alla comunità internazionale: "A Venezia insulare va restituita la dignità di città in sé, riconoscendone la caratteristica di città speciale unica al mondo per salvarla dallo spopolamento, dal degrado urbano e dal turismo di massa che la sta soffocando", ha spiegato il presidente del comitato, l'avvocato Marco Sitran.

La raccolta delle 7mila firme necessarie per indire il referendum partirà in autunno, dopo che il comitato avrà sondato la Regione alla ricerca di possibili alleanze a sostegno del progetto. "Non è un problema politico, ma istituzionale", affermano i separatisti, senza però risparmiare critiche alle amministrazioni comunali passate e presenti. Il comitato è convinto di poter vincere la battaglia in difesa della civiltà anfibia di Venezia facendo vivere la sua economia grazie a una legislazione speciale ad hoc, fondi e incentivi europei. (Ansa)

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