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La sanità si affida ai robot, con "Da Vinci" all'Angelo si opera nel futuro

Presentato il macchinario all'avanguardia che permette operazioni più sicure e meno invasive. Il presidente Zaia: "Investiamo nonostante i tagli"

All’Ospedale dell’Angelo di Mestre arriva il “Robot operatorio Da Vinci”, un sistema robotizzato per la chirurgia d’avanguardia, utilizzato in particolare in Urologia, Chirurgia generale, Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Chirurgia toracica. Il macchinario, costato 2.684.000 euro, è stato inaugurato martedì alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia.

Il robot costituisce la frontiera più recente della robotica applicata alla chirurgia e della tecnica detta “videolaparoscopia”. In questa tecnica, grazie ai bracci operanti, alle cui sottilissime estremità sono montati strumenti per tagliare, cauterizzare, suturare, il macchinario costituisce in pratica una potente e precisissima estensione del chirurgo, che lo controlla da remoto e lo manovra attraverso una console dedicata. Una microcamera su un endoscopio restituisce al chirurgo immagini ad altissima definizione degli organi interni del paziente. L’operatore si trova quindi ad operare grazie alle minuscole mani del robot, controllando il loro operato su uno schermo e guidandole a compiere movimenti controllati al millimetro impossibili per un umano.

Con la videolaparoscopia il chirurgo può operare sul corpo del paziente attraverso minuscoli fori, anziché tagli con il bisturi; il sistema consente quindi interventi meno invasivi, con riduzione del rischio operatorio, della perdita ematica, e quindi anche della necessità di trasfusioni, delle cicatrici, del dolore post-operatorio. Di conseguenza ci saranno ricoveri più brevi. Il chirurgo, inoltre, avrà una migliore visione dell’anatomia su cui interviene, potendo operare seduto.

Presentato "Da Vinci", il robot operatorio

"Da Vinci” è stato installato in una sala dedicata nella piastra operatoria dell’Angelo. Con delibera regionale è stata accolta la proposta dell’utilizzo in ambito provinciale, in modo da assicurare un volume di prestazioni adeguato. Sarà quindi utilizzato dai chirurghi di tutta la provincia. I primi interventi sono previsti all'inizio di febbraio: la prima seduta è prenotata dal dottor Franco Merlo, primario di Urologia dell’Angelo, per il 2 febbraio; la seconda dal dottor Maurizio Rizzo, Chirurgia generale, per il 3 febbraio. “Non inauguriamo semplicemente una nuova strumentazione – ha sottolineato il direttore generale dell'Ulss 12, Giuseppe Dal Ben –, seppure importante, ma inauguriamo una nuova attività. Il robot operatorio ci consente un salto di qualità negli interventi, a tutto vantaggio dei pazienti. La nuova attività si svolge al servizio di un territorio vasto, in cui l’Angelo si sforza di svolgere al meglio il suo ruolo di ospedale hub”.

"Nonostante i brutali tagli orizzontali calati da Roma, l’ultimo dei quali di 240 milioni per quest’anno, la sanità veneta continua ad investire in macchinari, che significano meno sofferenza e meno ricoveri per la gente, interventi e diagnosi vicini alla perfezione, ulteriore innalzamento della già grande professionalità dei nostri medici e chirurghi - ha invece dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia - Confermiamo la scelta di investire 70 milioni di euro l’anno in nuove tecnologie per tutta la sanità veneta, perché crediamo fermamente che questo sia il vero futuro: un ospedale con meno letti e con tanta tecnologia e tante professionalità, capaci di curare meglio, in meno tempo e mandando a casa al più presto il paziente perfettamente guarito".

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