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L'orto botanico a Forte Marghera piace a tutti: "Ma mancano i soldi necessari"

L'associazione nata nel 2008 per promuovere questa iniziativa dichiara che la Impregilo, interessata al recupero dell'area, potrebbe stanziare le risorse. L'ultima parola spetta al Comune

Il progetto è ancora lì, pronto per essere realizzato. Almeno nelle teste dei componenti dell'Associazione per l'Orto botanico di Mestre, nata nel 2008 dalla comunione d'intenti di altre associazioni come Ascom Mestre, Ava, Bosco di Mestre e Coldiretti Venezia, con la collaborazione dell'università Ca' Foscari di Venezia.

 

Lo scopo è stato chiaro fin dall'inizio: dedicare l'area verde di Forte Marghera alla realizzazione di un orto botanico. Un'idea che ha trovato il sostegno di molti cittadini, oltre che di molti comitati. Il problema è sempre quello: i soldi. "E’ evidente che l’unico modo per vedere realizzato questo progetto è  avere dalla nostra parte non solo una “pacca sulla spalla” ma un buon gruzzoletto di euro da parte", spiega Coldiretti Venezia.

 

Le risorse necessarie potrebbero essere messe a disposizione dalla Impregilo che, nell'ambito del piano di riqualificazione dell'intero Forte, si è dichiarata interessata al progetto sostenendo che in generale tutta l’area di verde possa essere studiata, progettata, e coordinata in accordo con l’associazione dell’orto botanico. L'ultima parola, naturalmente, spetta a Ca' Farsetti, che dovrà decidere in che termini rivitalizzare uno dei luoghi più affascinanti della Laguna. "Sarà un'area di tutti", ha dichiarato qualche settimana fa il sindaco Giorgio Orsoni.

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