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Cardin "allontana" il tram da via Torino: le rotaie guardano al Palais

All'interno del progetto dello stilista di costruire un grattacielo di 244 metri a Marghera è stata prospettata anche la fermata del tram, a spese dell'imprenditore. I tracciati quindi vengono rivisti

Pierre Cardin "allontana" il tram da via Torino, e lo fa nella maniera migliore per il Comune: rendendosi disponibile a pagare da sé la realizzazione delle rotaie che raggiungerebbero il suo "Palais Lumiere", il megagrattacielo da 244 metri che, secondo i desideri dello stilista e imprenditore, dovrebbe vedere la luce in via delle Macchine a Marghera. E in tempi di vacche magre per le casse comunali, in questo modo Mestre potrebbe comunque contare su una linea del tram in più a costo risicato. Ca' Farsetti sembra aver deciso di pigiare il piede sull'acceleratore in questa direzione.

Niente tram, quindi, tra via Torino e Vega. Anche se il progetto è ultimato. I progettisti incaricati da Pierre Cardin avrebbero approntato due soluzioni: la prima vedrebbe la linea partire da piazzale Giovannacci e proseguire in via Durando per poi finire in via Fratelli Bandiera. Da lì percorrere via delle Macchine e arrivare al grattacielo, dopodiché scavalca la ferrovia e scende a raso in via Torino per finire a Forte Marghera.

La seconda opzione, invece, vede il tram arrivare al grattacielo e poi scendere in via delle Industrie e dopo il Vega entrare in via della Libertà. In questo modo, facendo i conti in tasca a Ca' Farsetti, quanto accantonato per realizzare il tram in via Torino (circa otto milioni di euro) potrebbe essere utilizzato per altre tratte, come l'allungamento dei binari fino a San Basilio. Riguardo la pista ciclabile sul Ponte della Libertà, lo stesso Pierre Cardin si sarebbe reso disponibile a finanziarla.

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