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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Droga dietro via Piave", i residenti segnalano il pusher alla municipale

Grazie alla "soffiata" dei cittadini gli agenti della polizia locale mestrina sono riusciti ad arrestare un noto spacciatore che operava in piazzale Baisnizza

Intensa attività, sabato pomeriggio, nel rione Piave, a Mestre, del nucleo di polizia giudiziaria della municipale. Tra gli interventi portati a termine un arresto in flagranza di spaccio e detenzione di un noto pusher tunisino di 19 anni, a cui sono stati sequestrati 15 grammi di eroina in sasso (più o meno 30 dosi) e 60 euro, proventi della vendita della droga. Gli agenti hanno anche denunciato a piede libero, dopo una ricerca investigativa durata una quindicina di giorni, un altro spacciatore tunisino, sempre di 19 anni. Per lui l'accusa è di una pregressa detenzione a fini di spaccio; gli operatori hanno anche sequestrato allo stesso 15 grammi di eroina in sasso, un blister di compresse di Olanzapina (uno psicofarmaco molto potente), e un coltello a serramanico.

LE MANI NEL SACCO - In una nota del comando, viene evidenziata “la piena e concreta partecipazione in chiave informativa dei cittadini di via Piave”. Gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria sono stati infatti informati dalla cittadinanza sulle attività di spaccio attorno a piazzale Baisnizza e, in particolare, l'arresto del primo pusher è avvenuto proprio grazie a queste informazioni, che hanno consentito agli investigatori di osservare il magrebino mentre nascondeva lo stupefacente all'interno di un cestino per la spazzatura e lo riprendeva poi per vendere alcune dosi a due giovani giunti in auto nella zona. Proprio l'alt intimato alla vettura consentiva agli agenti di confermare l'avvenuta vendita della droga da parte del magrebino che, raggiunto, veniva arrestato dopo un breve inseguimento ed una colluttazione. Il 19enne, come detto, è stato arrestato per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Nei giorni scorsi, inoltre, sempre grazie al contributo degli abitanti della zona, gli agenti avevano rinvenuto altri 15 grammi di eroina occultata in una buca scavata all'interno dei giardinetti di via Piave.

I COMMENTI - “L’arresto dello spacciatore tunisino ad opera della polizia municipale – commenta il vicesindaco di Venezia, Sandro Simionato - ci ricorda come l’azione di contrasto allo spaccio nell’area di via Piave non sia mai venuta meno. Anche in questo caso, accanto alla provata professionalità e alla dedizione degli agenti, è giusto sottolineare l’impegno e l’attenzione dei cittadini, le cui segnalazioni permettono una più puntuale e proficua azione repressiva. Ancora una volta emerge la stretta collaborazione tra le forze dell'ordine e la cittadinanza che sull’area di via Piave è più che mai impegnata in un importantissimo lavoro di rigenerazione urbana che trova nelle attività del gruppo di lavoro, ma non solo, l’espressione di una partecipazione al contempo costruttiva e critica. Nell’area intorno alla stazione di Mestre, pur in mezzo alle difficoltà operative legate alle note contrazioni delle risorse a disposizione delle autorità, si sta sperimentando positivamente proprio una forma di “sicurezza partecipata” grazie alla quale si stanno conseguendo ottimi risultati”.

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