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Gli amici sul palco per Eleonora: e il suo omicidio diventa un balletto

Eleonora Noventa venne uccisa a 16 anni nel luglio 2010 dall'ex fidanzato. Ora i suoi compagni portano in scena la sua morte, per elaborare il lutto. Stamattina la prima all'istituto Luzzatti

Un lutto che ha sconvolto Asseggiano, l'istituto Luzzatti-Gramsi e la famiglia di Eleonora Noventa, la ragazza che, a 16 anni, il 10 luglio 2010 è stata uccisa dal fidanzato con tre colpi di pistola. L'ultimo proiettile, Fabio Riccato, 30enne, lo ha riservato alla sua persona, suicidandosi. In nome di Eleonora, la scena del suo omicidio è stata riproposta a teatro, dagli stessi studenti che ogni giorno la vedevano entrare in classe. Un modo per elaborare quello che è successo mettendolo in scena. Commozione e partecipazione durante la prima di stamattina, riservata alle scolaresche dell'istituto.

Il 31 marzo prossimo lo spettacolo sarà invece al Teatro dei Bersaglieri di Spinea, prima di essere portato forse in altri istituti del territorio. "Si tratta di un progetto della scuola di cui è referente l'insegnante di francese, Liliana Boranga, che si è avvalsa dell'aiuto della regista Roberta Borghi - spiega la dirigente scolastica dell'istituto Barbara Bertin - il tema è stato trattato in maniera molto delicata, era presente anche la madre di Eleonora, che ha seguito il percorso di drammatizzazione. Si trattava, per tutti, ma in particolare per i giovani che erano più vicini a Eleonora, di metabolizzare il dolore di quanto successo".

La scena più difficile, quella dell'omicidio, è stata resa "quasi come un balletto - spiega la dirigente scolastica - interpretato dalla migliore amica di Eleonora e da un ragazzo che le era vicino, con gli altri tutti fermi attorno, indifferenti alla ragazzina".

Presente, tra gli altri, l'assessore provinciale alla Cultura Raffaele Speranzon, che ha dichiarato: "Oggi abbiamo assistito a qualcosa di più di uno spettacolo. Abbiamo avuto l’opportunità di cogliere il vostro personale messaggio di ferma e totale opposizione alla violenza sulle donne, lanciato però, in questa occasione, in qualità di protagonisti attivi. Stavolta siete voi ragazzi a parlare direttamente alla coscienza di chi ascolta. Siete voi giovani i protagonisti e avete parlato ad altri giovani con un messaggio forte di speranza".

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