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All'appuntamento tra Ultras c'è la Digos: "Ci troviamo al park del cimitero, 30 contro 30"

La scorsa notte 26 esponenti del gruppo Curva Sud identificati nei pressi del park mestrino. Indagini su un post "bellicoso" in cui si invitava a un confronto i tifosi del Mestre

Esponenti della Curva Sud dichiarano che non c'era niente in ballo, tant'è. La scorsa notte, secondo una nota ufficiale della questura, 26 ultras del gruppo Curva Sud del Venezia sono stati individuati dalla Digos dalla questura. "Il gruppo si aggirava compatto nei pressi del cimitero di Mestre - continua il comunicato - suscitando i sospetti degli operatori che si trovavano in zona". 

Secondo le forze dell'ordine resterebbero ancora da accertare le ragioni dell'assembramento di persone, definito "anomalo" dalla polizia di Stato. L'attenzione degli uomini in divisa è stata attirata anche da un post su Facebook di un esponente del tifo organizzato arancioneroverde pubblicato 48 ore prima, in cui si dà appuntamento proprio al cimitero di Mestre per un confronto "trenta contro trenta" con la tifoseria rivale del Mestre. Possibile che i due episodi non siano collegati, ma ci sono accertamenti in corso da parte degli inquirenti. 

E' stata una stagione trionfale per entrambe le squadre, che hanno conquistato la promozione. Ma durante l'anno si sono anche susseguite polemiche tra tifosi per la classica rivalità cittadina che intercorre tra le due società. Fino ad arrivare all'appuntamento alle 22 "per risolvere la questione". Sarebbero stati identificati unicamente appartenenti al gruppo della Curva Sud (sul posto oltre alla Digos anche gli uomini del commissariato di Mestre con l'aiuto anche del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Mobile di Padova). Esponenti del tifo organizzato stigmatizzano i controlli, spiegando che invece non c'era nulla "in cantiere". 

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