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Mestre Mestre Centro / Piazza Erminio Ferretto

Il vigile lo invita a scendere dalla bicicletta a Mestre, lui lo aggredisce e lo picchia

E' accaduto giovedì sera in piazza Ferretto. Agente della Municipale al pronto soccorso al pari di un uomo della polfer. L'aggressore denunciato. Sindacati del Comune in rivolta

L'agente di polizia locale lo invita a scendere dalla bicicletta e lui per tutta risposta gli si scaglia contro. Picchiandolo. E' accaduto giovedì sera nella centralissima piazza Ferretto a Mestre, dove la bici al massimo la si può portare "a mano". Altrimenti si rischia di incorrere in sanzioni. Al protagonista della vicenda, però, non doveva importare granché delle conseguenze delle sue azioni, tant'è vero che non ci ha pensato due volte non solo a spingere sui pedali in zona pedonale, ma anche a mandare al pronto soccorso l'agente, raggiunto da pugni e colpi proibiti.

Il tutto è durato pochi istanti: il vigile, sui 40 anni e con una decina di anni di servizio, si accorge della presenza in piazza di un ciclista ubriaco. Un 20enne veneziano, C.C.O. Decide di chiedergli di scendere, per evitare che il ragazzo, pare conosciuto in zona, potesse rivelarsi un pericolo per l'incolumità altrui. Da questo momento gli eventi prendono però una piega inaspettata: il ciclista si imbufalisce e raggiunge l'uomo in divisa, colpendolo più volte. Assiste alla scena anche un agente di polizia ferroviaria in quel momento libero dal servizio: sta camminando per piazza Ferretto e decide di intervenire. Anche lui viene aggredito e dovrà ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'Angelo, al pari del vigile. 

L'aggressore è una furia, ma subito dopo viene bloccato da una pattuglia delle volanti della questura intervenuta sotto i portici di fronte al bar Sport. Nel luogo delle operazioni anche la collega di pattuglia del vigile ferito: "E' stata una vera e propria aggressione, del tutto ingiustificata - commenta il comandante della polizia municipale, Marco Agostini - nessuno poteva prevedere una reazione di quel tipo. Ma il fatto che il facinoroso sia stato subito bloccato dimostra che la piazza è presidiata". Il ciclista manesco (per il suo comportamento fuori controllo) è stato prima ammanettato a terra e quindi portato in questura e sottoposto ad accertamenti. Anche a bordo della volante ha dato filo da torcere, prendendo a calci il divisorio in plexiglass. L'alcoltest non ha fatto altro che certificare ciò che era visibile anche a occhio nudo: il 20enne aveva un tasso alcolemico tra 1.74 e 1.88. Il ragazzo è stato denunciato in stato di libertà per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Si procede anche per il suo rifiuto di declinare le proprie generalità. I due agenti, invece, sono stati accompagnati al pronto soccorso per le cure del caso.

SINDACATI DELAL MUNICIPALE IN RIVOLTA - "Di nuovo si è assistito all’aggressione di un agente, fatto lavorare con il metodo della pattuglia mono operatore, che gli è costata una prognosi di venti giorni anche a causa del fatto che non ha potuto contare sulla presenza e il supporto immediato del collega dislocato a qualche centinaio di metri e che pertanto non è potuto intervenire prima che l’agente rimanesse pesantemente contuso - attacca la Fp Cgil in una nota - così si fanno correre agli agenti gravi pericoli ogni giorno. Ancora una volta questi episodi vanno a contrastare con le passate esternazioni del sindaco di Venezia secondo le quali chi ha paura a fare il vigile da solo deve cambiare mestiere. Questi fatti esprimono solo l’estrema incapacità dei vertici dell’amministrazione comunale nello svolgere l’istituzionale compito di tutela dei propri dipendenti preferendo l’immagine politica di capacità di presidio del territorio rispetto a predisporre servizi che non solo offrano una reale possibilità di garantire un minimo di sicurezza percepita ma siano anche efficaci nel garantire la funzionalità e la sicurezza degli agenti che vengono impiegati. La Cgil denuncia ancora l’assurdo utilizzo di pattuglie monocomponente con personale scarsamente formato e addestrato, privo del basilare supporto di altri operatori capaci, perché presenti, di intervenire contestualmente ai fatti, tutto in un periodo storico dove la norma vede il vigile urbano come un semplice impiegato con la divisa e senza alcuna tutela come l’equo indennizzo e la malattia professionale".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sindacato Diccap: "Trattati senza dignità e messi in pericolo costantemente - si legge in una nota firmata da Luca Lombardo - Basta con queste logiche insensate che espongono lavoratrici e lavoratori a rischi gravi per la loro incolumità. Ricordiamo gli obblighi dell'amministrazione di garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti. Esiste una legge dello Stato e questa va rispettata e un'amministrazione pubblica dovrebbe per prima dare l'esempio. Non siamo più disposti a subire. Vogliamo subito provvedimenti preventivi e protettivi. Siamo pronti a scendere di nuovo in stato di agitazione e anche a scioperare se sarà necessario".

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