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Mestre Carpenedo / Via Terraglio

Tenta di violentare una prostituta, poi devasta un ufficio in questura

Notte di follia per un 29enne egiziano bloccato sul Terraglio dopo aver aggredito una lucciola romena. Ha mandato all'ospedale quattro poliziotti

Prima ha tentato di abusare di lei, poi di rapinarla della borsa. Serata di follia per un 29enne egiziano, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, che ha seminato guai sul Terraglio e anche in questura a partire dalle 22.30 di mercoledì. Tutto inizia quando una persona in bicicletta avvicina una prostituta ventenne che stava "lavorando" sulla strada che collega Mestre a Mogliano Veneto, a due passi dal Burger King e dalla strada della Motorizzazione Civile.

Sembrava un cliente come tutti gli altri, ma a un certo punto qualcosa va storto. Non c'è la possibilità di appartarsi e la lucciola capisce che a quel giovane è meglio non dare confidenza, ma ormai la furia dell'egiziano è incontrollabile. Tenta una violenza nei confronti della donna, di nazionalità romena, ma la sua aggressione viene bloccata dall'intervento di una volante della polizia. Quando gli operatori arrivano sul posto, attivati dalla segnalazione di un passante, vedono che il "cliente" stava tirando i capelli e palpeggiando la ragazza, e si era già riuscito a impossessare della sua borsa. I due agenti tentano di bloccare l'uomo, ma a quel punto l'attenzione del 29enne si sposta su di loro, che finiscono all'ospedale con una prognosi di tre giorni ciascuno a causa dei colpi proibiti del facinoroso, che alla fine viene bloccato e portato in questura per gli accertamenti di rito.

Lì, però, non si calma per nulla. A un certo punto, incontrollabile, ha danneggiato l'ufficio delle Volanti dove si trovava, ferendo altri due agenti intervenuti per bloccarlo. Per loro una prognosi di tre e cinque giorni. L'arrestato ha iniziato a sbattere la testa contro il muro, cercando di procurarsi ferite, dopodiché ha pure ingoiato alcuni pezzi di intonaco caduti dal muro. Il tutto per poi attribuire i suoi dolori a una possibile condotta scorretta da parte della polizia. Sono piovuti insulti e minacce. Alla fine per il 29enne si sono spalancate le porte del carcere di Santa Maria Maggiore (in precedenza il magistrato di turno aveva disposto per lui una notte nella camera di sicurezza di Santa Chiara): davanti al giudice dovrà rispondere di tentata rapina, tentata violenza sessuale, resistenza, lesioni e ingiurie a pubblico ufficiale. Alla prostituta, accompagnata in ospedale, è stata assegnata una prognosi di cinque giorni.

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