"Avevo paura di lui e mi sono ritratta, alla fine mi ha violentata". Nonostante tutto, però, ha deciso di non formalizzare la denuncia. Perché è una prostituta e la vita con ogni probabilità è già abbastanza difficile così. Fatto sta che la verità su quanto accaduto le sa solo lei, una veneziana di 34 anni che poco prima delle 3 della notte tra lunedì e martedì ha fermato una volante della polizia in transito in via Piave a Mestre chiedendo aiuto.

"Ho subito una violenza sessuale", ha spiegato trafelata. Secondo il suo racconto, il "fattaccio" si sarebbe verificato poco dopo la mezzanotte. Viene fermata da un possibile cliente di colore. I 2 si mettono d'accordo e l'uomo la invita a seguirla in un garage della zona. Lei si fida all'inizio, poi capisce che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Lui ha circa 20 anni e l'ha avvicinata mentre si trovava in bicicletta. Ha una felpa azzurra e un giubbotto di pelle. Capelli rasati. Una volta nel box la donna avrebbe avuto paura, rifiutando di avere un rapporto sessuale. Chiedendo di andarsene subito da quel posto.

Il cliente, però, non avrebbe voluto sentire ragioni. Avrebbe costretto la sua interlocutrice con la forza ad acconsentire alle sue pretese, anche se lei aveva opposto un esplicito rifiuto. Tutto inutile. La 34enne sarebbe stata fatta uscire dal garage solo mezz'ora più tardi, con ancora nella mente la figura del suo presunto aggressore. Poi, alla vista della polizia, la decisione di chiedere aiuto. Senza però decidere di formalizzare una denuncia dell'accaduto e rifiutando eventuali cure sanitarie. I giri in zona con la volante non hanno permesso di individuare il garage dove si sarebbe consumata la violenza sessuale.