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L'idea del prof. Cocchetto: una 500 d'epoca con motore elettrico per gli eventi veneziani

Appassionato di vecchie e nuove tecnologie, propone al Comune di realizzare una sorta di automobile mascotte. «Sarebbe una creazione iconica, un simbolo nel processo di transizione verso la mobilità ecologica»

Un'icona rétro come la Fiat 500 proiettata nella modernità grazie all'installazione di un motore elettrico. Il professor Cocchetto, docente di laboratorio dell'istituto Berna di Mestre, già da tempo "gioca" nel campo del mix tra tecnologie vecchie e nuove: un paio di anni fa, assieme ai suoi studenti, aveva riconvertito un motorino Ciao e oggi propone di applicare lo stesso concetto ad una 500 d'epoca. «Sarebbe una specie di mascotte - spiega - un modello che, ad esempio, il Comune di Venezia potrebbe impiegare negli appuntamenti legati alla mobilità sostenibile, ma anche durante eventi come il Carnevale, la Mostra del cinema o in occasioni particolari come l'inaugurazione di nuove colonnine elttriche».

Come funzionerebbe? «Il progetto prevede di sostituire il classico 2 cilindri raffreddato ad aria con un motore elettrico da 15 kw, con recupero di energia in frenata e batterie al litio. Bisognerebbe adattare in parte l'alloggiamento per il motore, per il resto l'aspetto dell'automobile resterebbe quello originale. Si potrebbe pensare anche ad una modifica al cambio, rendendolo monomarcia per ottimizzare la durata delle batterie. Ma anche - riflette - all'applicazione di pannelli solari sul tettuccio». L'auto sarebbe a scopo espositivo, come detto, ma potenzialmente potrebbe percorrere tra gli 80 e i 100 chilometri con una carica, collegandola alla rete elettrica.

Per ora è solo un'idea, ma perché no? «Sarebbe un segnale, un simbolo: è il momento giusto, in un'epoca in cui si spinge sempre di più sulle motorizzazioni ibride o elettriche, nella direzione della transizione verso una mobilità green - dice Cocchetto -. Per esempio, a Parigi stanno già circolando le 2 Cavalli rimotorizzate a elettrico». Certo, per un lavoro del genere servono fondi: «C'è bisogno di un finanziamento per l'acquisto dell'auto, il lavoro e i vari componenti - spiega Cocchetto - almeno 5 o 6 mila euro per una vecchia 500 e altrei 8-10 mila per l'impianto». Chissà che qualche investitore non sia stuzzicato dall'idea.

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