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Accordo Porto-Rfi per l'area di Santa Marta: "Connessione più forte per il traffico merci"

Progetti in vista per la "ex platea lavaggi", 18mila metri quadri lungo il canale della Scomenzera. Gentile (Rfi): "Stiamo pensando di riportare i binari anche al porto di Chioggia"

C'è l'accordo che risolve il contenzioso relativo ai terreni dell'area "ex platea lavaggi", un atto che rientra nell'ambito dell'individuazione degli "interventi di upgrading delle infrastrutture portuali e miglioramento delle connessioni con la rete ferroviaria". I soggetti coinvolti sono l'Autorità portuale e la Rete ferroviaria italiana. L’area interessata costeggia la Rampa Sant’Andrea arrivando fino a Santa Marta, all’altezza dell’imbarcadero Actv e sviluppandosi lungo il Canale della Scomenzera per un totale di circa 18mila metri quadrati.

L'accordo

La zona è di competenza portuale e sarà oggetto di razionalizzazione: da un lato, sarà conservata la funzione a servizio del comparto marittimo-portuale; dall’altro, Rfi avvierà alcune attività complementari alla riqualificazione della stazione di Santa Lucia e alla manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria. L’accordo firmato lunedì prevede la concessione demaniale di parte del sedime a Rfi per i prossimi 40 anni; da parte sua, Rfi si impegna a riconsegnare al Porto entro giugno 2019 il 40% della superficie totale. Le procedure e i costi delle bonifiche del sedime saranno a carico di Rfi.

Traffico merci

Spiega Maurizio Gentile, amministratore di Rfi: "Nei prossimi mesi delineeremo una prima fase di interventi per incrementare il numero dei binari e adeguare il modulo a 750 metri, in modo da aumentare la quota del traffico merci da e per il porto di Venezia, uno dei principali nodi della rete europea dei Core Corridor TEN-T. Il tavolo tecnico congiunto sta inoltre valutando interventi per il ripristino del collegamento ferroviario tra il porto di Chioggia e la rete nazionale”.

"Attenzione ai residenti"

Dichiara il presidente del Porto, Pino Musolino: "Questo accordo ci permette di continuare nella nostra opera di recupero del waterfront veneziano, operando una compenetrazione sostenibile con quelle residenziali confinanti. Abbiamo un anno di tempo per individuare quali progetti possano contribuire a uno sviluppo intelligente dell’area – precisa –, sicuramente daremo priorità alla necessaria messa in sicurezza e al decongestionamento della viabilità".

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