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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'aggiornamento sul coronavirus. Zaia: «Oggi il 70% è asintomatico. Non abbassiamo la guardia»

I positivi aumentano, ma «dal punto di vista clinico il virus negli ospedali non c'è più». Il governatore ha anche commentato gli assembramenti in discoteca: «Non sono giustificabili»

Il governatore Luca Zaia ha fatto oggi un riepilogo della situazione dell'epidemia di coronavirus, mettendo a confronto i dati attuali con quelli del 18 maggio, data in cui il dpcm governativo ha permesso la riapertura di quasi tutte le attività: «Il 18 maggio la somma cumulativa dei positivi in Veneto era di 18.950, mentre il 27 luglio siamo a 19.825, quindi in 70 giorni il numero di positivi è aumentato di 875. Allora c'erano 3.870 persone in isolamento, oggi sono 2.717. Il 18 maggio avevamo 541 ricoverati in ospedale (di cui 263 positivi), oggi 114 (31 positivi, di cui 2 a Dolo). In terapia intensiva c'erano 51 pazienti, oggi 6, tutti negativi. Il totale dei morti era di 1803 il 18 maggio, oggi 2064. In questo momento abbiamo 38 focolai esistenti, di cui 19 "casalinghi" e 19 alloctoni, importati. I tamponi eseguiti fino a oggi sono 1 milione e 184mila».

L'evoluzione

I dati riflettono alcune considerazioni: che «non bisogna abbassare la guardia, perché il virus non se n'è andato, ma che sicuramente dà segnali diversi dal punto di vista clinico» rispetto ai mesi in cui l'emergenza era più acuta. Zaia ha ribadito per questo l'importanza dell'uso della mascherina nei locali chiusi e nei luoghi in cui si creano assembramenti, oltre all'igienizzazione delle mani: «Sono le uniche imposizioni che sono rimaste, anche a livello nazionale», ha ricordato. A proposito, ha commentato le immagini delle discoteche piene di ragazzi: «Una situazione del genere non è giustificabile», ha detto.

Ospedali

«L'impatto del virus negli ospedali si può dire che non c'è più», ha detto ancora. «Non siamo davanti a una situazione drammatica, ma neanche al "libera tutti". Il 70% dei positivi sono asintomatici, per cui oggi diciamo: aumentano i positivi, ma non parliamo più di ospedali. L'età del positivo è ora di 40 anni, cioè c'è stata una diminuzione di 20 anni sull'età media della presa in carico dei nuovi contagiati. Abbiamo registrato una diminuzione dei focolai fino ai primi dieci giorni di luglio, poi un aumento che però è stato portato da casi extraeuropei. Abbiamo tanti isolamenti perché il contact tracing, con la ricostruzione efficace e completa dei contatti avuti dai positivi, ci porta a isolare tante persone».

Ordinanza e piano sanitario

Ora si attende il 31 luglio, data di scadenza della validità del dpcm attualmente in vigore, oltre che dello stato di emergenza a livello nazionale: «Cercheremo di capire quali misure saranno rinnovate (probabilmente mascherine e distanze), e soprattutto di capire se ci sarà ancora lo stato emergenziale. Faremo probabilmente una nuova ordinanza - ha concluso Zaia -. Nei prossimi giorni, inoltre, presenteremo il piano di sanità pubblica per l'autunno-inverno: una "messa in fila" di tutte le attività che già stiamo facendo, rinforzate anche in virtù dell'esperienza accumulata».

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