Aggiornato il piano di emergenza del polo industriale di Porto Marghera
Ci sono 8 stabilimenti soggetti alla normativa “Seveso” che svolgono attività definite a rischio di incidente rilevante
Aggiornato il piano di emergenza esterna del polo industriale di Porto Marghera: la Prefettura di Venezia ha predisposto il materiale con le informazioni sulle attività produttive presenti, i possibili scenari emergenziali, le modalità di informazione alla cittadinanza e i corretti comportamenti che devono essere adottati in caso di incidente industriale. «Nel polo industriale di Porto Marghera – si legge nelle informative predisposte - sono presenti otto stabilimenti soggetti alla normativa “Seveso” che svolgono attività definite a rischio di incidente rilevante. Tutti gli stabilimenti sono sottoposti a continue verifiche da parte dei tecnici dei vigili del fuoco e dell’Arpav, che possono chiedere al gestore di apportare modifiche se necessario per garantire la massima sicurezza dell’impianto».
«La possibilità che possa avvenire un incidente grave è piuttosto remota - si legge - grazie ai sistemi di sicurezza installati e alla predisposizione di un sistema di gestione della sicurezza da parte della ditta. Nonostante tutto però si potrebbero verificare alcune anomalie o malfunzionamenti che potrebbero portare alla fuoriuscita di sostanze pericolose e a conseguenti scenari incidentali». Quando l’evento può avere conseguenze all’esterno e scatta lo stato di allarme, viene attivato immediatamente il Piano di emergenza esterna che la Prefettura ha messo a punto in collaborazione con vigili del fuoco, Arpav, Suem, Comune di Venezia, Ente zona industriale, forze di polizia, Volontari della Protezione Civile, Città Metropolitana, Regione Veneto.