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Attualità Marghera / Via della Pila

Progetto per Marghera, due alberghi di fronte alla stazione

Nuove strutture ricettive in zona via della Pila, il piano comprende aree private e pubbliche tra cui la zona sotto il cavalcavia. In totale 400 camere, i lavori potrebbero partire già nel 2019

I grandi investitori del settore turistico puntano a Marghera. Dopo gli ostelli sul lato Mestre, tra via Ca' Marcello e dintorni, sarebbero in vista nuovi progetti che coinvolgono una vasta area a ridosso dei cavalcavia della stazione ferroviaria, tra via Ulloa, via dell'Elettricità e via della Pila. Secondo La Nuova Venezia, il piano è stato depositato in Comune a inizio anno e l'iter sarebbe quasi concluso. Tanto che i cantieri potrebbero essere aperti entro la metà del 2019. Di cosa si tratta? Due grandi alberghi con un ingresso comune, per un totale di quasi 400 stanze e un investimento da 35-40 milioni di euro.

Trasformazione

L'intervento andrebbe a riqualificare un'area che oggi è abbandonata e degradata, con una serie di interventi che riguardano anche la parte pubblica. Se ne occuperebbe la Porta Venezia srl, già proprietaria del terreno all'angolo tra via della Pila e dell'Elettricità. È la dimostrazione che tutta l'area della stazione di Mestre è di grande interesse per gli investitori, che ancora una volta vedono nel settore turistico un business dal potenziale enorme - in particolare per le masse di visitatori in visita a Venezia.

Cavalcavia

In questo caso si parla di un hotel 3 stelle da 204 camere e un 4 stelle da 194 camere: le due strutture dovrebbero essere collocate sopra una piastra che le solleverà di alcuni metri rispetto al terreno, portandole a una certa sopraelevazione rispetto alle rampe di via della Libertà, e che permetterà inoltre di ricavare i posti auto per gli ospiti. Il progetto complessivo si sviluppa su un totale di 15.600 metri quadri e comprende un'area di proprietà comunale, tra cui lo spazio sottostante il cavalcavia. Trattative in corso, invece, per quanto riguarda la gestione delle strutture ricettive.

Turismo a Marghera

Il rischio, secondo la senatrice Orietta Vanin del M5S, è che Mestre e Marghera diventino «un agglomerato di cemento». «Il progetto è chiaro, trasformare tutto il territorio della città metropolitana in ostello a basso prezzo, da riempire senza limiti per scaricare milioni di turisti pendolari a Venezia. Questo è il concetto di riqualificazione delle periferie del sindaco di Venezia, e adesso il territorio da depredare è Marghera».

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