Amazon, iniziate le consegne a Dese. L'e-commerce avvia il sesto centro di distribuzione in Veneto
Primo oggetto portato a un cliente di Marcon: un paio di calze antiscivolo. Per l'azienda si darà lavoro a 20 operatori di magazzino entro il 2022. Altri 50 autisti assunti dalle ditte in appalto. Salbitani (Filt Cgil): «Non sappiamo che imprese sono»
Il colosso dell'e-commerce Amazon, giunto alle porte di Venezia con il nuovo centro di distribuzione a Dese, ha fatto mercoledì la sua prima consegna. Un paio di calze antiscivolo a tema natalizio da uomo: è stato il primo prodotto portato a un cliente di Marcon. L'ultimo dei 6 magazzini aperti in Veneto (dopo il centro di distribuzione tra Castelguglielmo e San Bellino (Rovigo) e i quattro centri di smistamento a Vigonza (Padova), Riese Pio X (Treviso), Verona e Vicenza) è la struttura più grande delle tre avviate nell'ultimo mese, con una superficie di 11.430 metri. Per l'azienda si darà lavoro a 20 operatori di magazzino entro il 2022. Altri 50 autisti, sempre con contratto senza termine, verranno assunti dalle ditte in appalto per le consegne. L'inquadramento è quello Ccnl della Logistica, al quinto livello, che secondo la società consente un salario d'ingresso tra i più alti del settore, più ulteriori benefit, sconti su Amazon.it, e un'assicurazione contro gli infortuni.
Fin dalla notizia dell'arrivo di Amazon a Dese, a maggio scorso, le polemiche non sono mancate. La sigla sindacale della Logistica Filt Cgil aveva chiesto di comiciare subito le trattative sulle condizioni di lavoro. Ma ad oggi non risulta che Amazon si sia seduta ai tavoli con le parti sociali. «L'ultimo incontro regionale una settimana fa è stato disertato - commenta Marcello Salbitani (Filt Cgil Venezia) -. Ancora non siamo venuti a sapere quale ditta in appalto assumerà questi 40-50 autisti per le consegne a Dese. Per fortuna è stato evitato il trasferimento di dipendenti da Padova. Ora chiediamo che almeno il 35% di tutta la forza lavoro sia assunto con contratto a tempo indeterminato». Secondo l'azienda la paga d'ingresso è passata da 1.550 a 1.680 euro lordi al mese, l'8% in più rispetto a quanto previsto dal contratto. «Speriamo di poter iniziare la contrattazione di secondo livello - afferma Salbitani - altrimenti per 40 ore settimanali i lavoratori non prenderanno mai più di 1.400 euro al mese». L'azienda ha annunciato l'apertura di un nuovo deposito a Treviso. Finora, in regione, sarebbero stati creati 1.500 posti di lavoro.