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Taglio fondi accoglienza, sindaci preoccupati: «Rischio che ricada sui Comuni»

La presidente di Anci Veneto sul decreto sicurezza: «Bene la scelta del confronto»

«In Anci Veneto stiamo monitorando insieme ai sindaci gli effetti delle norme sull’attività dei Comuni e sul vissuto quotidiano dei cittadini in termini di sicurezza e legalità. Tra le maggiori preoccupazione dei sindaci c’è il taglio ai fondi per l'accoglienza con il rischio che la decurtazione possa ricadere sulle spalle dei Comuni che già devono fare i conti con enormi difficoltà di bilancio. E le cooperative in queste settimane ci hanno segnalato la medesima preoccupazione». A parlare è la presidente di Anci Veneto, Maria Rosa Pavanello, al termine del comitato direttivo dell’Anci allargato ai sindaci dei Comuni capoluogo di provincia con all’ordine del giorno della riunione valutazioni e proposte sul decreto sicurezza e sulla legge di bilancio.

«Un incontro positivo – spiega Pavanello . L’intervento del Presidente Decaro è stato di grande responsabilità ed equilibrio ed ha sottolineato l’importanza del dialogo istituzionale confermato dall’incontro con il Premier Conte in cui mettere sul tavolo le nostre proposte tecniche per migliorare un decreto che tocca da vicino i territori e le comunità». L’Anci Veneto si è presentata al direttivo con una posizione condivisa. «All’incontro è stata ribadita l’importanza di rispettare la legge individuando, nel contempo, ipotesi migliorative – continua Pavanello -. Certamente il decreto sicurezza, come ogni provvedimento, può essere criticato e modificato, ma un aspetto come la legalità non può essere messo in discussione. Il confronto e non la disobbedienza sono alla base della dialettica democratica».

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