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Anno giudiziario, Fp Cgil: «Contro la carenza di personale serve l'intervento del Comune»

Vanto: «Agevolare i lavoratori della giustizia sui costi dei servizi, sul parcheggio, e con proposte di abitazioni a canone calmierato»

«L'apertura dell’anno giudiziario è puntualmente l’occasione per ricordarsi che Venezia è una città costruita sull'acqua, con ponti e barriere architettoniche, palazzi inadatti a ospitare uffici, e un costo della vita proibitivo. Chi vince i concorsi la evita come sede di lavoro». È il commento della sindacalista Franca Vanto della Fp Cgil che ricorda come la carenza di personale nel comparto giustizia della città lagunare sia un problema che rischia di non trovare soluzione.

 «Il sindaco Luigi Brugnaro ha sfruttato l’occasione per dire che la conclusione dei lavori alla Cittadella della giustizia di piazzale Roma è vicina, come se fosse la soluzione di tutti i problemi - continua Vanto - Invece va ribadito che in questi anni hanno subito ritardi e numerosi rinvii che, forse, vedranno il completamento di una parte della Cittadella nel 2024, mentre il completamento generale potrebbe slittare al 2027. Ancora anni di costi, disagi, salute, che nessuno restituirà mai ai lavoratori della Città storica». Un quadro difficile che per la dirigente della Funzione pubblica Cgil non può essere ricordato a spot o solo con dichiarazioni.

«Da diversi anni lanciamo l’allarme, ritenendo necessario mettere in campo tutte le azioni possibili per trattenere il personale in servizio e agevolare i lavoratori della giustizia, tenuto conto del costo della vita a Venezia: parcheggio gratuito, o comunque a prezzi accessibili, convenzioni per l’accesso ai vaporetti, proposte di abitazioni a canone calmierato, indennità di sede disagiata e riconoscimento di punteggi aggiuntivi per la mobilità del personale - aggiunge la sindacalista - Il sindaco stesso sottolinea come sia importante incentivare i lavoratori che scelgono come sede Venezia, ma non si è mai ragionato in termini di adeguamento dei costi per i lavoratori da fuori regione che, ad esempio, per usufruire del servizio di navigazione devono affrontare un primo costo di 100 euro per la tessera Venezia Unica. Il punto è che Venezia - dice Vanto - resta una città a misura di turista, che annualmente continua a vedere l’esodo di più di mille residenti».

La Funzione pubblica torna a ragionare sull'organizzazione del lavoro, notando come alcune criticità potrebbero essere superate con il lavoro agile. «In particolare in Procura consentirebbe di limitare la presenza in ufficio, evitando lo spreco delle risorse che sono state investite per la digitalizzazione. Mentre si resta attesa di una circolare del ministero della Giustizia sul lavoro agile (smart working) i lavoratori si ammalano e gli strumenti informatici forniti da Roma prendono polvere. Salvaguardare i lavoratori della città di Venezia rappresenta un impegno serio con il coinvolgimento di tutte le parti interessate».

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