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Biblioteche dei Musei civici: «Necessarie alla vita della città». Sambo attacca per riaprirle

La capogruppo: «Molte attività possono essere svolte da remoto come nelle altre biblioteche cittadine»

Biblioteche dei musei civici chiuse da mesi, a Venezia, a differenza di quelle universitarie, della Marciana e la Querini Stampalia, rimaste aperte continuando a fornire, anche da remoto nel periodo di lockdown totale, i servizi al pubblico. «La Biblioteca del Museo Correr è chiusa da dicembre 2019 a seguito di lavori di restauro - commenta la capogruppo del Partito Democratico, Monica Sambo - le altre risultano tutte chiuse da marzo 2020. La normativa nazionale ha però permesso di aprire al pubblico le biblioteche, secondo diverse modalità a seconda dei periodi. Anche oggi, in piena  zona rossa, le biblioteche possono svolgere attività con modalità particolari».

Molti sono i servizi dalle biblioteche dei Musei Civici di Venezia, frequentate da utenti tra i quali studenti, dottorandi e specializzandi, docenti, studiosi, professionisti, ma anche cittadini appassionati di storia dell’arte e di storia veneta e veneziana, nota Sambo. «È inspiegabile che il patrimonio librario delle biblioteche non sia accessibile in alcun modo alla collettività, nemmeno mediante le attività di riproduzione digitale delle opere custodite. Questa chiusura, che ormai si protrae da oltre un anno - afferma - non è  più giustificabile. Presenterò un'interrogazione insieme al gruppo consiliare del Partito Democratico, per sapere per quali ragioni siano rimaste chiuse, anche quando la normativa nazionale ne permetteva l’apertura, e se e quando si intenda riattivare le attività, anche quelle che avrebbero potuto essere svolte da remoto come avvenuto nelle altre biblioteche cittadine».

Nell'atto la capogruppo Pd ricorda i servizi scientifici annessi ai Musei Civici di Venezia: le biblioteche specialistiche che conservano importanti fondi storici, manoscritti e a stampa, oltre a monografie e periodici antichi e moderni; la biblioteca del museo Correr che è specialistica in storia e all’arte in particolare veneta e veneziana oltre a conservare importanti fondi storici dall’XI al XXI secolo; la biblioteca del museo di palazzo Mocenigo che è dedicata alla moda e al costume e conserva documenti dall’XI al XX secolo. La biblioteca della casa di Carlo Goldoni che è dedicata al teatro veneto e in generale alle arti dello spettacolo e conserva documentazione dal XVI al XX secolo; la biblioteca del museo di Storia Naturale dedicata alle scienze naturali e conserva importanti fondi storici manoscritti e a stampa e la biblioteca di Ca' Pesaro dedicata all’arte moderna e contemporanea e conserva gli importanti archivi degli architetti del Novecento. 

Per la guida agli archivi storici dei Musei Civici di Venezia, “le raccolte archivistiche conservate dai Musei Civici di Venezia e cresciute intorno alla raccolta d’arte, di libri e di carte lasciata in dono alla città da Teodoro Correr nel 1830, sono ineludibile testimonianza di dieci secoli di storia veneta e veneziana. Il patrimonio documentario e bibliografico dei Musei Civici è composto da circa 10.000 metri lineari, da oltre 150 archivi e da circa 300.000 volumi a stampa e manoscritti. La biblioteca Correr registra circa 9.000 utenti iscritti con una media annuale di oltre 300 nuove iscrizioni e circa 2.800 presenze per un patrimonio che ammonta a più di 150.000 unità e con un totale di oltre 16.000 riproduzioni digitali disponibili.


 

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