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Un viaggio tra delicatezza e fervore, è così che inizia il Carnevale di Venezia

Tra fuoco, acrobazie ed emozioni, lo spettacolo sull'acqua, a cura di Wavents e con la collaborazione di Opera Fiammae, ha dato il via all'edizione 2020 del Carnevale

Parlando d'amore inizia il Carnevale di Venezia 2020 con il corteo sull'acqua che, come ogni anno, dà il via alla tradizionale manifestazione dove la fantasia e il gioco diventano protagoniste prendendo possesso della realtà. Amore, gioco e follia, i temi cardine di questa edizione del Carnevale, hanno preso vita, nello spettacolo a cielo aperto curato dalla compagnia veneziana Wavents, declinandosi nella loro massima espressione su volti e gesti di danzatori, giocolieri e acrobati sul palcoscenico galleggiante del canale di Cannaregio. 

Una serie di scenari hanno raccontato al pubblico presente storie d'amore, di rincorse, di fughe, di ritrovi, mostrando l'aspetto più viscerale delle emozioni umane ma anche quello più delicato. Sulle note di archi, pianoforti e percussioni, sul sottofondo dell'intensa The Sound of Silence, della passionale Roxanne e della spensierata Viva la Vida, gli artisti hanno danzato all'interno di bolle trasparenti, volteggiato in aria sorretti da soli palloncini, cavalcato cavalli e mangiato fuoco, tutti accomunati da un unico sentimento, l'amore, mostrato da ognuno di loro nelle sue diverse sfaccettature.

Il picco dello show, della regia di Alessandro Martello e coordinamento artistico di Gabriele Bonvicini, è stato l'incontro di due amanti di cui, lei, sospesa in aria da una moltitudine di molecole di elio che, delicate e incerte, la sorreggono e lui, ancorato su un braccio meccanico che si muove in ogni direzione e lo lascia in balia di se stesso e delle sue emozioni. Da un lato il desiderio di volare e dall'altro quello di restare ancorati a terra, due emozioni contrapposte ma coesistenti nella mente di un innamorato. E allora cosa si fa? Ci si lascia andare o si resta con i piedi per terra? Dopo un viaggio di esplorazione dei propri sentimenti e una metaforica ricerca del proprio essere, i due, si avvicinano e scelgono di toccarsi ed è qui che si vive il momento più profondo, delicato e, se vogliamo, più bello dell'intero spettacolo con un climax creato dall'unione delle due strutture principali dello show (un agglomerato di palloncini illuninati, "Molecole" e un lungo ingranaggio mobile, "Gravity") dall'intensificarsi della musica e dalla realizzazione che trovare un punto d'incontro ed equilibrio, anche nel caos dell'amore, è possibile.

Quello di Massimo Checchetto, direttore artistico di questa edizione del Carnevale, con il suo spettacolo sull'acqua, sembra voler essere  un invito a lasciarsi andare alle emozioni e abbattere quel muro di razionalità che blocca qualsiasi tipo di slancio emotivo. La festa veneziana sull'acqua, infatti, è stata proprio questo, un viaggio all'interno delle contraddizioni di un cuore innamorato che giunge alla consapevolezza che senza lasciarsi andare ai sentimenti, la sua esistenza, non avrebbe poi così tanto senso. 

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