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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Area Aev attorno ad Amazon: sviluppo strategico. «Tutelare le famiglie residenti»

Mentre a Dese si amplia un'impresa e avanzano capannoni per la logistica, è unanime la richiesta di prevedere servizi e viabilità adeguati per chi abita in zona

Mavive si amplia e vuole uno spazio di 3.500 metri quadri a verde per coltivare fiori e creare essenze per la propria produzione, Sda corriere espresso intende trasferire il centro di smistamento pacchi delle Poste, e più in là, alcuni capannoni, stanno per far partire le loro attività di logistica. È un'area strategia e in fase di sviluppo l'Aev attorno al depisito Amazon di Dese, ai confini con il centro commerciale di Marcon, che per ampliarsi deve però coabitare con la residenzialità presente in zona. Di questo si è parlato in quarta commissione consiliare mercoledì mattina (congiunta alla quinta), con la Municipalità di Favaro Veneto.

"Quali insediamenti nell'area Aev di Dese, viabilità, trasporto pubblico e gestione dell'abbandono dei rifiuti", è stato il tema introdotto dalla presidente Deborah Onisto. «È un'area suddivisa in 5 lotti destinata alle attività economiche, su cui permane l'annosa questione del mix con la residenzialità. Dov'era presente la previsione urbanistica si è insediato Amazon, mentre più a sud, dove la lottizzazione è scaduta, tutto dovrà passare in Consiglio comunale. Da sempre esiste questa promiscuità con le famiglie, qualche decina, e un problema di viabilità, per l'aumento del traffico dei mezzi pesanti, cui si è cercato di dare sbocco attraverso via Istituto Santa Maria della Pietà, che però non risolve il passaggio dei tir su via Pialoi».

Il focus a cura dell'architetto Danilo Gerotto ha chiarito la previsione dei prossimi insediamenti in zona. È in corso un'istruttoria del Comune che riguarda la nuova sede di Sda, società logistica di Poste italiane per la distribuzione di pacchi e posta che non andranno più negli uffici postali ma partiranno da Dese, spiega, e l'ampliamento di Mavive spa. «Stiamo anche risolvendo la questione della sosta dei mezzi pesanti a ridosso dello stabile in via Istituto Santa Maria della Pietà, dove ha sede l'azienda Hub23, immobile di proprietà Ive. I camion che parcheggiano lungo la strada, specie nei fine settimana, restano fermi in area pubblica giorno e notte pur mancando servizi igienici adeguati e punti di conferimento dei rifiuti. Tra i progetti infine c'è quello più rilevante, già ammesso in giunta e da portare in Consiglio comunale, relativo a 4 capannoni per la logistica che necessitano di una variante. In termini occupazionali potrebbero essere impiegate 300 persone, più altre nelle parte che riguarda il trasporto. Questo è l'intervento che si sta portando avanti in istruttoria».

Amazon, Mavive, Sda delle Poste, parcheggio dello stabile della società Hub 23 e sviluppo della logistica: sono le cose a cui il Comune sta lavorando nell'area Aev. «L'intervento di lottizzazione è importante dal punto di vista occupazionale - esordisce l'assessore alla Mobilità, Renato Boraso - Abbiamo evidenziato alcune caratteristiche necessarie: per le aree degradate la necessità di un riordino ambientale, per la viabilità l'importanza di prevedere una ciclopedanale e un marciapiede e di portare il trasporto per l'accessibilità pubblica. E c'è la proposta di una rotonda per l'accesso a via Pialoi, dove ci sono nuclei residenziali che vanno salvaguardati dal traffico molto intenso» (Foto sotto: area Mavive rendering verde)

Mavive rendering verde a uso attività della profumeria-2

«Per gli utenti più fragili, che vanno messi in sicurezza, abbiamo inserito pareri per provvedere ai marciapiedi, al collegamento fra i pezzi di ciclopedonale esistenti, ridimensionando la sosta e mettendo colonne per la ricarica elettrica nei parcheggi. È prevista anche la viabilità alberata, con la riduzione della velocità dei mezzi pesanti che percorrono l'area, attraverso l'inserimento di telecamere», spiega l'ingegnere Roberto Di Bussolo. «Questa è un'area che diventerà strategica, ben venga il trasporto pubblico con le ciclabili ben fatte per ridurre l'impatto del trasporto pesante - commenta Maurizio Gallo della Municipalità di Favaro Veneto - Dobbiamo cercare di far in modo che le aziende provvedano a creare al loro interno isole ecologiche per la gestione dei rifuti, perché mettere cassonetti in area pubblica in queste aree rischia di richiamare degrado e incoraggiare l'abbandono di ingombranti».

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