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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Castello / Arsenale

La mobilitazione: «L'Arsenale è della città»

Il manifesto del Forum per bloccare l'intesa del Comune con i ministeri Difesa e Cultura per la cessione di 7 tese alla Marina militare e alla Biennale. «Sono spazi dei cittadini. Il monumento va riaperto a tutti». Presidio il 6 febbraio

«Bloccheremo l'intesa che il Comune vuole sottoscrivere con il ministero della Difesa e con quello dei Beni culturali per trasferire 7 tese dell'Arsenale alla Marina e alla Biennale. Quegli spazi nel 2010 erano già stati trasferiti dallo Stato al Comune e non è stato progettato niente. Ora si vuol fare un passo indietro su spazi che appartengono alla città». Così il Forum Futuro Arsenale, ha spiegato ieri, durante un'assemblea pubblica in rete, la contrarietà alla decisione dell'amministrazione comunale, annunciando la manifestazione con presidio davanti all'entrata monumentale dell'Arsenale, quella con i leoni, domenica 6 febbraio alle 11.

«Abbiamo scritto al ministro Dario Franceschini, attendiamo una risposta - spiega Pierandrea Gagliardi del Forum - L'Arsenale dev'essere aperto alla città nella sua completezza. È una risorsa di altissimo valore storico-culturale. Vorremmo accedere dalla porta delle Corderie per fare il giro e uscire sulla Torre Francese - continua l'attivista -. C'è tanto spazio, anche già ristrutturato, che può essere messo a disposizione per realizzare un Museo, o un centro per il restauro, oppure un Auditorium, e che può diventare strategico nei momenti di emergenza: lo stiamo vedendo con la pandemia. Va aperto un dibattito con la cittadinanza, bisogna recuperare la tesa 105 e sviluppare un progetto anche con la Marina militare e la Biennale. Sono spazi importanti che durante la maggior parte dell'anno rimangono chiusi».

Il Forum è critico anche sulla riapertura alla navigazione del bacino delle Galeazze per il trasporto pubblico. «La Soprintendenza - aggiunge Gagliardi - lo ha chiuso proprio per i problemi causati alle fondamenta delle mura antiche e alle torri dell'Arsenale. Ora non vorremmo veder transitare lancioni per collegare più velocemente Tessera al bacino San Marco. Il giro attuale della circolare per i Bacini, la Certosa, San Piero in Volta e Lido alleggerisce il traffico e garantisce il trasporto lungo tutta la punta più estrema di Castello». Il manifesto, redatto dal Forum, è stato sottoscritto da numerose associazioni locali, nazionali ed estere.

Fra queste ci sono: Venezia Cambia (Venezia), Italia Nostra Venezia, Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (Roma), Associazione AMMM Museo Marittimi Mediterraneo (Barcellona, Spagna), Museo della Barca Lariana (Lago di Como), ASDEC Associazione Scafi d’Epoca e Classici (Milano), ISTIAEN Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale (Venezia), FIBaS Federazione Italiana Barche Storiche presso Yacht Club Italiano (Genova), AVEV Associazione Vele d’Epoca Verbano (Lago Maggiore), Gruppo Consiliare Terra e Acqua 2020, Gruppo Partito Democratico in Consiglio Comunale, Gruppo M5S Venezia, Associazione Vela al Terzo, Venezia Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, Comitato Ambientalista Altro Lido, ARZANA’ Associazione per lo Studio e la Conservazione delle Imbarcazioni Veneziane, Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati Venezia, Il Filo di Legno, Medicina Democratica Laboratorio Venezia - Società della Cura di Venezia (Venezia), Comitato Rialto Nuovo (Venezia), Associazione Venezia Viva, Associazione Atelier Aperto, Centro Internazionale della Grafica, Associazione El Felze (Venezia), Associazione FARO Venezia, Movimento Venezia Autonoma (Venezia), Rivista “Centro Studi Arsenale” (Venezia), Atlantic Challenge Genova (Genova), Associazione Storie di Barche Community Avamposto Rialto, Venezia Verde Progressista, Associazione storiAmestre, Mestre associazione Tutta la Città insieme!, Circolo Pd San Marco Levorin, Venezia Circolo Pd di Lido e Pellestrina, Associazione Culturale il Calcio, Venezia, Comitato Esecutivo COBAS Pubblico Impiego - lavoratori autorganizzati del Comune di Venezia. Anche Italia Viva sottoscrive il Manifesto lanciato dal Forum Futuro Arsenale e invita il sindaco a non procedere alla firma del protocollo e ad aprire un confronto democratico con la città, con i tanti soggetti della rete di associazioni e con le imprese del territorio. L’Arsenale è patrimonio inalienabile dei veneziani.

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«Nel 2012, con la legge dello Stato - si legge nel manifesto del Forum - l’Arsenale è stato restituito al suo naturale proprietario: la città di Venezia. Questo passaggio epocale avrebbe dovuto rappresentare l’inizio di una progettualità di vasto respiro, sia sul piano del recupero fisico che di quello funzionale e sociale. Il Comune da allora non ha mai avuto un'ipotesi di gestione e ha progressivamente delegato l’utilizzo dell’Arsenale alla Marina militare, alla Biennale e al Consorzio Venezia Nuova, che ne dispongono in forma privata. Il “Protocollo d'intesa con i ministeri di Difesa e Cultura per il progetto di valorizzazione” in approvazione in questi giorni tramite il Consiglio comunale, è l’ultimo e conclusivo atto di questo processo di abbandono. Il Comune retrocede alla Marina Militare e alla Biennale importanti spazi di sua proprietà, rinuncia a qualsiasi progetto di trasformazione dell’Arsenale, che è patrimonio inalienabile dei veneziani. La volontà dei cittadini va rispettata, a partire dai progetti sul compendio sviluppati in questi anni da gruppi diversi come: la società Arsenale spa, l’Ufficio Arsenale del Comune, il Forum Futuro Arsenale e altri. Chiediamo al sindaco di non procedere alla firma del protocollo, e al ministero della Difesa di rispettare quanto è stabilito dalla legge restituendo alla città spazi in uso temporaneo, oggi inutilizzati. Lanciamo una grande mobilitazione, sia cittadina che internazionale, domenica 6 febbraio alle 11 davanti all’entrata monumentale dell’Arsenale in campo Arsenale a Castello. Per adesioni e informazioni: segreteria@futuroarsenale.org, facebook.com/groups/futuroarsenale

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