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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Arte e mistero a Venezia con l’artista Saro Grimani

Venezia è un vero e proprio tesoro di arte e cultura, visitarla e viverla significa immergersi in un mondo di storia, bellezza e tradizione.Abbiamo chiesto a Saro Grimani, artista veneziano, noto per le sue opere d’arte non convenzionali, che parlano di guerra, libertà , violenza di genere ed appassionato di arte e cultura veneziana, di parlarci della sua venezia del cuore.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

Venezia è un vero e proprio tesoro di arte e cultura, visitarla e viverla significa immergersi in un mondo di storia, bellezza e tradizione. Abbiamo chiesto a Saro Grimani, artista veneziano, noto per le sue opere d’arte non convenzionali, che parlano di guerra, libertà e violenza di genere, in mostra a Venezia dal 18 al 28 marzo, ed appassionato di arte e cultura veneziana, di parlarci della sua venezia del cuore.

Venezia, conosciuta in tutto il mondo per i suoi canali, i suoi palazzi storici e la sua cultura unica, è anche sede di alcune delle più affascinanti opere d’arte misteriose, esordisce Saro, tra queste vale la pena menzionare il “Il Paradiso” di Tintoretto, una delle opere più enigmatiche e intriganti della città e La chiesa della Madonna dell’orto che fu la vera e propria casa artistica di Jacopo Robusti detto Il Tintoretto , la prima opere commissionata a Tintoretto furono le portelle dell’organo raffiguranti la Presentazione della Vergine nella parte esterna, oggi unite in una sola tela.

Nella parte interna erano situate l’Apparizione della Croce a San Pietro e la Decollazione di San Paolo. Alcuni anni dopo Tintoretto eseguì la grandiosa decorazione del presbiterio. Apparentemente l’artista si aggiudicò la commissione chiedendo solo un rimborso spese “volendo delle fatiche sue farlene un dono”. Per soli cento ducati, infatti, tra il 1562 e il 1563 Tintoretto svolse il complesso decorativo per il coro della chiesa. Si potranno ammirare i due enormi teleri, alti più di 14 mt, con la raffigurazione dell’Adorazione del vitello d’oro e del Giudizio universale.

Alla Madonna dell’Orto Tintoretto trovò infine sepoltura assieme ai figli Domenico e Marietta e al suocero. La cappella destra della chiesa è una sorta di pantheon familiare dei Robusti. Per quanto riguarda l’architettura invece, anche se in mezzo a tanta immensità rischio di essere banale, vorrei citare La Basilica di San Marco, imponente basilica, situata nel cuore di Piazza San Marco, un vero e proprio tesoro di arte bizantina e veneziana. All'interno, è possibile ammirare i mosaici dorati che rivestono le pareti e il soffitto, oltre a numerosi altari e reliquiari preziosi. Il Palazzo Ducale, antico palazzo in cui è possibile ammirare affreschi, decorazioni in stucco e numerosi dipinti di artisti del calibro di Tintoretto e Veronese.

I Campi dei Miracoli: questa chiesa barocca è nota per la sua facciata riccamente decorata e per la sua alta cupola. All'interno, è possibile ammirare una serie di affreschi e dipinti di artisti del calibro di Tintoretto e Veronese. Quindi le Gallerie dell'Accademia che ospita alcune delle opere d'arte più famose e apprezzate di Venezia, tra cui dipinti di Tiziano, Bellini e Tintoretto ed infine ovviamente, Il Ponte di Rialto simbolo di Venezia e uno dei punti di riferimento più famosi della città. Costruito nel XVI secolo, è un esempio di architettura e ingegneria veneziana.

Saro Grimani nasce a Napoli, ma dopo gli studi universitari, affascinato dall’arte del luogo, si trasferisce a Venezia, dove attualmente vive e lavora. Compie esperienze legate al digital marketing e all’arte contemporanea. Delle sue opere, nate da antichi oggetti d’arte riciclati ama dire: “Non sono io che le creo ma la natura con le sue forze ed i suoi eventi, questo rende ogni opera unica ed irriproducibile”.

Con i suoi lavori Saro ama porre l’accento su temi di ecosostenibilità e di interesse sociale, tipico del Dadaismo. Il Dadaismo è stato un movimento artistico e culturale che si è sviluppato durante la prima guerra mondiale, in Europa e negli Stati Uniti. Saro Grimani durante gli anni 2000, ha iniziato a lavorare come designer industriale, progettando oggetti per la casa e il contract. Nel 2007 ha collaborato con un collettivo di designer e architetti che si è proposto di creare oggetti di design di alta qualità, accessibili al grande pubblico. Nel 2014 Saro Grimani ha iniziato a sviluppare opere d’arte d’estrazione dadaista. Il suo lavoro dadaista è caratterizzato da una forte ironia e da una critica sociale. Ha progettato oggetti e ambienti che mettevano in discussione la società dei consumi e la cultura del design industriale.

Tra le sue opere più famose ci sono la "Stop Femminicide” e la "Loniless is a Bad Company", telefono anni 80 in plastica applicato su di un dipinto ad olio. Nel 2020, Saro Grimani ha fondato un movimento con un gruppo di designer e artisti che si è proposto di creare un nuovo movimento nell'architettura e nel design. Il movimento è stato caratterizzato da una forte estetica eclettica, che ha combinato elementi del design industriale, dell'arte pop e dell'arte africana e pre-colombiana. Tra le opere più famose di Saro create in questo periodo ci sono la "Food War" (2022) una latta in lamiera d'acciaio verniciata e la "War and Press Freedom" (2022) , una maschera incollata su giornali di guerra degli anni ‘40.

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