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Il nido Millecolori sarà al parco Piraghetto. Per il comitato e il Pd la vittoria è «parziale»

Sambo: «Bocciati tutti gli emendamenti. Quale impatto avrà il social housing in una zona di villette in stile Liberty?». Senza risposta la questione del parcheggio previsto nell’area alpini

Il nido Millecolori non si farà più nel giardino della Querini. «La giunta ha fatto marcia indietro», scrive la capogruppo Pd in Consiglio comunale Monica Sambo dopo l'approvazione giovedì a Ca' Farsetti della nuova area per la realizzazione dell'asilo. Diciannove voti favorevoli e 9 non votanti. L'edificio sarà nell’area verde di proprietà dell’Ente, in via Catalani, com'era emerso nell'ultima commissione. «Dopo un anno è chiaro: il risultato (seppur parziale) è stato possibile solo perché i comitati hanno presentato due ricorsi al Tar», scrive Sambo che assieme al collega, il consigliere Pd Emanuele Rosteghin, ha sostenuto le mobilitazioni del Comitato quartiere Piave e via Trentin e dei genitori. Obbiettivo: contrastare la nascita del megapalazzo, il «mostro» di 6 piani e 66 appartamenti che doveva sorgere al posto dell'ex istituto Luzzatti, previo spostamento del nido Millecolori nel giardino della scuola Querini che avrebbe perso 900 metri quadrati in questa operazione approvata dalla giunta. 

Il nido, in base al Consiglio comunale di gioverdì, sarà in una porzione del parco Piraghetto, ex area cani  in via Catalani. Sorgerà una nuova area cani e anche uno spazio con delle strutture dedicate al mondo dell'associazionismo, che i comitati e il Pd avrebbero voluto veder sorgere prima dello spostamento del nido, anche per testare la tenuta della viabilità in quell'area su cui sorge un altro asilo, il Draghetto, e ci sarebbe un raddoppio di bambini e famiglie negli stessi orari di entrata e uscita dei bambini.

L’operazione, per la giunta, si sviluppa all’interno del progetto di ampliamento del parco Piraghetto, recuperando l’area retrostante l’ex scalo ferroviario. Per quanto riguarda la scuola ex Luzzati la delibera fissa una minore cubatura rispetto a quella oggi prevista, grazie al sistema di “crediti edilizi” che consentono alla società Cev spa proprietaria di trasferire la cubatura, pari a 4.696 metri quadrati, in altre all’intero del Comune in compensazione alla riduzione di volume edificato sul progetto dell'area "ex Luzzati" dove è prevista la costruzione di un edificio a destinazione residenziale. L’importo previsto per l’opera ammonta a 1.941.045,22 euro, di cui euro 1.146.163,00 a carico della Cev. Il progetto definitivo, con la soluzione viabilistica per un adeguato accesso veicolare alla struttura, sarà approvato dalla giunta comunale.

«Abbiamo presentato una serie di emendamenti - scrive in Facebook Monica Sambo - per chiarire come si affronta il problema dell’accesso al nuovo asilo, quale impatto avrà il social housing e se è sostenibile in una zona dove sono già presenti molte famiglie e dove la conformazione delle case è ben diversa (sono tutte villette basse), per chiedere di eliminare il parcheggio previsto nell’area alpini e di diminuire la spesa pubblica e le cubature. Tutti i nostri emendamenti sono stati bocciati».

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