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Cure salvavita: anche al Marco Polo assistenza dedicata ai bimbi e agli accompagnatori

L'aeroporto di Venezia aderisce al progetto "Angeli custodi" di Flying Angels Foundation

Offrire assistenza in aeroporto ai bimbi gravemente malati e alle loro famiglie, che grazie ai voli finanziati da Flying Angels Foundation arrivano in Italia da tutto il mondo per raggiungere gli ospedali in grado di curarli. È questo l’obiettivo del progetto “Angeli Custodi”, promosso dalla Fondazione specializzata nel trasferimento aereo di bambine e bambini che necessitano di cure salvavita non disponibili nei loro paesi di origine, al quale hanno aderito anche gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia. 

Negli scali ci saranno figure di riferimento in grado di fornire assistenza ai piccoli passeggeri e ai loro accompagnatori, nel periodo di transito all’interno dell’aerostazione. Veri e propri “angeli custodi”, appunto, che possono aiutarli ad affrontare eventuali situazioni di difficoltà, collegate alla loro particolare fragilità, ma anche al disorientamento dovuto alla prima esperienza di volo, alla scarsa dimestichezza con le procedure aeroportuali e alle barriere linguistiche. Supporto al check-in, accompagnamento al gate di partenza o all’uscita per l’incontro con i referenti delle organizzazioni non profit che li prendono in carico verso l’ospedale, transito, ritiro bagagli: sono alcuni esempi dei possibili interventi in cui la disponibilità di un contatto diretto, preventivamente e puntualmente attivato da Flying Angels, può rivelarsi strategica e risolutiva di possibili criticità.

«Nel 2021 abbiamo aiutato complessivamente 229 bambini da 21 paesi del mondo. 55 di loro sono transitati in 7 aeroporti italiani, per raggiungere le strutture ospedaliere in grado di offrire loro cure salvavita. Viaggi estremamente complessi, sia dal punto di vista emotivo che da quello pratico – spiega Mauro Iguera, presidente di Flying Angels Foundation. – Per questo abbiamo portato all’attenzione di Enac, di Assaeroporti e dei gestori aeroportuali italiani l’esigenza di avere degli “angeli custodi”, che potessero rendere il transito in aeroporto un’esperienza più agevole e meno stressante per i piccoli e per le loro famiglie».

Gli aeroporti del Polo del Nord Est hanno aderito con entusiasmo. «L’assistenza alle persone fragili e con ridotta mobilità è un aspetto particolarmente delicato del servizio complessivo che rivolgiamo ai nostri passeggeri, tanto più complesso quando ad essere coinvolti sono i  bambini», dichiara Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save.  Al progetto hanno aderito 28 aeroporti e la realizzazione di “Angeli Custodi” si concretizza nell’anno in cui Flying Angels Foundation festeggia il suo decimo anniversario: 10 anni di voli salvavita, che hanno permesso alla Fondazione di raggiungere e aiutare circa 2200 bambini gravemente malati in più di 70 paesi, finanziando oltre 4100 biglietti aerei e percorrendo quasi 10 milioni di miglia, l’equivalente di quasi 400 giri del mondo.

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