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Assistenza psicologica Covid, anno senza precedenti: 4 mila chiamate al centro

Sono i dati regionali del servizio inOltre dal 19 marzo 2020. Un anno fa i cittadini veneti chiamavano per la preoccupazione di essere contagiati. Da febbraio 2021 sollecitazioni preoccupanti: rischi suicidari, paura legata alla chiusura delle attività

Quasi 4 mila chiamate al servizio assistenza psicologica nell'anno della pandemia in Veneto: sono i dati senza precedenti del servizio inOltredella Regione dal 19 marzo 2020 dello sportello, che opera attraverso il numero verde 800334343 ed è stato istituito nel 2012. Sono 3.873 i colloqui psicologici telefonici, cioè il 32,7% delle 11.850 chiamate totali pervenute da giugno 2012, quando fu attivato il servizio. Le donne sono il 57%, gli uomini il 43%. La pandemia da Covid-19, che da oltre un anno, in Veneto come nel resto d’Italia, sta causando migliaia e migliaia di malati e decessi, ma anche gravi risvolti psicologici legati alle paure, le incertezze, le difficoltà economiche che stanno interessando una larghissima fascia di popolazione, colpita o no dal virus.

Il Report è stato realizzato dalla dottoressa Emilia Laugelli, psicologa all’ospedale di Santorso (Vicenza) e direttrice del progetto. «Quando istituimmo, primi in Italia, questo servizio – dice il presidente della Regione Luca Zaia – erano i tempi della crisi economica e dei suicidi di tanti imprenditori che ne rimanevano schiacciati. Poi arrivò il tempo dei truffati delle banche, piccoli risparmiatori disperati che avevano perso tutto. Ora il servizio si è evoluto e assiste le persone che, per vari motivi, soffrono a causa della pandemia. Anche così si salvano vite. InOltre è una pedina straordinaria nella squadra che abbiamo creato in Veneto per combattere il Covid con ogni mezzo assistenziale, clinico, sanitario, territoriale, e anche psicologico».

L’età dei cittadini che chiamano è molto ampia: il 16% ha tra i 18 e i 30 anni; il 35% dai 31 ai 50 anni; il 34% dai 51 ai 70 anni. Gli over 70 anni sono il 15%. Se un anno fa i cittadini veneti chiamavano per problemi di ansia, riconducibile alla preoccupazione di essere contagiati e alla difficoltà di gestire la quotidianità in lockdown, da novembre i colloqui sono stati di supporto per chi si era contagiato, per chi viveva nel terrore di finire in rianimazione. Dal febbraio 2021, invece, le sollecitazioni si sono fatte più preoccupanti: rischi suicidari alti e paura del futuro legati alla chiusura delle attività lavorative, aspetti cui si sommano le problematiche di genitori in difficoltà con i figli adolescenti. In questo mese di marzo, poi, si è aggiunta anche la paura dei vaccini e il timore dei relativi effetti collaterali.

«È un servizio gratuito, nel cui ambito gli operatori, tutti specialisti, svolgono prima di tutto un prezioso lavoro di ascolto, effettuano una valutazione attenta delle condizioni della persona che telefona e, se lo ritengono necessario, avviano un vero e proprio percorso di presa in carico del paziente da parte del sistema sanitario pubblico - spiega l'assessore alla Sanità del Veneto Manuela Lanzarin -. La storia e le testimonianze dei protagonisti di questi quasi 10 anni di attività consentono di dire, con orgoglio, che delle vite sono state salvate, perché la sofferenza da Covid non si manifesta solo negli ospedali, ma entra nell’animo di tanti nostri concittadini». Le ripercussioni causate dalla mancanza del lavoro e l’affacciarsi della crisi economica stanno creando tensione sociale ed è necessario continuare a supportare e aiutare i cittadini ad attraversare questa pandemia, con la certezza che la comunità non lascia indietro nessuno.

Il servizio inOltre è uno snodo della rete dei servizi socio-sanitari e si relaziona con tutti i servizi utili alle persone in difficoltà: servizi sociali dei Comuni, Caritas e associazioni di categorie, ed interviene accompagnando con interventi di mediazione. Pertanto, il servizio inOltre con il suo Numero Verde 800334343 resta a disposizione di tutti i cittadini che stanno attraversando momenti di difficoltà, preoccupazione e disagio.
 

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