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Appello al governo: «Gritti, Florian e Quadri aspettano i risarcimenti dell'acqua granda»

L'associazione Piazza San Marco: «Non sono arrivati i fondi per i commercianti che hanno subito danni per oltre 20.000 euro»

L'emergenza Covid arrivata a Venezia subito dopo l'acqua granda di novembre 2019 ha messo in secondo piano i disastri causati dall'evento. Era appena stata costruita una struttura commissariale per gestire le risorse statali di supporto alle attività e ai privati danneggiati, con erogazioni sistematiche in base alle denunce presentate dagli interessati. 

Ma per l'associazione Piazza San Marco, oggi intervenuta in merito, «non sono ancora arrivati i risarcimenti per i commercianti che hanno subito danni per oltre 20.000 euro a seguito dell’acqua alta del 12 novembre del 2019». Il consiglio direttivo dell'associazione ha lanciato un appello al governo, affinché vengano sbloccati i soldi destinati a queste attività commerciali. Già a novembre scorso, in occasione del primo anniversario dell'alluvione, l'associazione Piazza San Marco aveva chiesto che fossero velocizzate le pratiche di pagamento. «Purtroppo questi risarcimenti non sono ancora arrivati. Dopo mesi di grande sofferenza a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 e con incerte prospettive di lavoro per i prossimi mesi, si spera i fondi vengano erogati al più presto, visto che ora più che mai sono vitali per la sopravvivenza delle realtà commerciali».

«Questi introiti per i nostri associati ora possono fare la differenza tra riuscire a tenere aperto o chiudere i battenti - commenta il presidente dell'associazione Claudio Vernier -. In base alla gestione dei fondi, mentre i danni sotto i venti mila euro potevano essere risarciti dietro presentazione degli importi sostenuti, per quelli sopra a questo importo si rendeva necessaria la valutazione del perito, quindi tempistiche più lunghe per processare le pratiche. Già l'anno scorso, in occasione del primo anniversario del disastro, avevamo sollecitato Roma - ricorda - ma pare le risorse non siano ancora disponibili. Parliamo di attività come il Caffè Quadri, il Gritti Palace, o il Caffè Florian che hanno avuto perdite anche superiori alle centomila euro. Abbiamo atteso da novembre scorso, ma così è impossibile andare avanti».

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