Edilizia, l'allarme di Confartigianato per i rincari sulle materie prime: «Cantieri a rischio»
Aumenti anche del cento per cento sui materiali. L'appello ai parlamentari
L’eccezionale ed ingiustificato aumento dei costi delle materie prime legate all’edilizia rischia di mettere in grande difficoltà la ripresa del settore. A lanciare l’allarme sulla nuova fiammate dei prezzi su materiali indispensabili al settore delle costruzioni come cementi, ferro, acciaio, rame, polietilene, laterizi, colle e vernici, ma anche materiali isolanti e accessori come i ponteggi è la Confartigianato Metropolitana di Venezia.
L’imprennata dei prezzi che si registra sia per i prodotti siderurgici come ad esempio, il ferro - necessario per il cemento armato e le travi trafilate - aumentato di oltre il cento per cento, sia di molti altri materiali come i polietileni (si fanno i tubi) saliti del +40 per cento, il rame (tubi e cavi elettrici) del +17 o il cemento che mediamente subisce incrementi del 10 per cento annui, rischia infatti di diventare una pesante zavorra per il settore. «Molte imprese edili del territorio sono in gran difficoltà a causa di questi assurdi aumenti – puntualizza il presidente della Federazione Edili della Confartigianato Metropolitana Francesco Busato – e hanno effettiva difficoltà anche a fare i semplici preventivi. Fare una stima dei costi oggi, quando i materiali verranno comprati tra qualche mese per fare i lavori, significa fare i conti al buio, senza sapere poi a che spese reali si andrà incontro, sia noi sia la committenza».
Una situazione, questa, che sta letteralmente sfuggendo di mano, e che coinvolge tutta la filiera, dalla produzione alla commercializzazione. Da qui l’appello del presidente Siro Martin a nome degli associati ai parlamentari veneziani, affinché si facciano portavoce con il ministro Giorgetti «in modo che agisca al più presto per frenare questa singolare situazione e metta in atto tutte le misure possibili per arginare la pericolosa speculazione in atto nel mercato delle costruzioni. Anche perché le forniture di materiali incidono parecchio, anche attorno al 60%, sul costo finale dell’intervento progettato».