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Avis, al via un progetto con le scuole materne per l'educazione al dono

«Progetto Scuola» compie vent'anni: più di 100mila studenti incontrati dagli operatori negli istituti

Sono più di 20mila gli studenti incontrati ogni anno da Avis in Veneto nell'ambito del «Progetto scuola», di cui 10mila solo in provincia di Venezia. In totale, dall'inizio dell'attività nelle scuole, 20 anni fa, sono stati coinvolti 100mila studenti, con l'interessamento di 38 su 43 Avis comunali.

I primi passi sono stati mossi nel 2001/2002. «L’idea è stata quella di entrare nelle scuole in modo diverso, prima era tutto organizzato in modo molto casuale - spiega Laura Elia, coordinatrice del progetto nel veneziano - i volontari improvvisavano i contenuti, poi abbiamo deciso di approcciarci in modo più strutturato». Da lì sono cominciate le attività «ad hoc», dai giochi in scatola per le elementari al gioco di simulazione adattato al target per medie e superiori.  «L’idea è piaciuta subito - dice Elia - quando abbiamo cominciato con le nuove offerte formative e le richieste da parte delle scuole sono esplose. Quelle attività funzionano molto bene, tant’è che alcune sono rimaste uguali negli anni». In breve nei primi anni i numeri sono cresciuti in modo vigoroso fino ad arrivare a stabilizzarsi fa sui 10mila studenti all’anno.

«Al settimo anno di attività il progetto provinciale è stato esteso a tutta la Regione - spiega Elia - sono stati coinvolti 14-15 operatori tutti retribuiti che operano nelle scuole di tutta la Regione. I calendari sono fittissimi». Nel territorio di Venezia ci sono 6 operatori. Gli incontri veneziani coprono il 50% degli incontri regionali (10mila studenti su 20mila). Da quest’anno il progetto coinvolgerà anche la scuola dell’infanzia con attività di pittura creativa e di alfabetizzazione emotiva tramite il teatro. Per iniziare ad educare i più piccoli (e di conseguenza le loro famiglie) al dono. 

Il futuro? Indagare i desideri dei ragazzi in collaborazione con il mondo universitario (Il dipartimento di pedagogia di IUSVE): «In periodi come questi in cui l’incertezza e l’inquietudine si fanno sentire molto sapere cosa vorrebbero i ragazzi dal futuro è fondamentale - dice Elia - il mondo sta ripartendo, è importante che anche loro abbiano un piano, un sogno. Da sempre crediamo nei gesti continuativi, nell’esserci giorno dopo giorno. E anche questo è il primo passo per guardare al futuro». «Il progetto scuola è fondamentale per noi - spiega Nevio Boscolo, presidente di Avis provinciale Venezia - incontrare i ragazzi quando ancora sono giovani per spiegare loro le potenzialità di queste attività, l’importanza del dono è un investimento sul futuro che segna la differenza. L’educazione al dono comincia da bambini».

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