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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bando periferie, dai comitati di quartiere agli avvocati: tutti sul piede di guerra contro i tagli

Qualche giorno fa Comune e Pd: "Il rischio è di perdere oltre 70 milioni nel Veneziano e di vedere bloccati lavori pubblici già progettati o in fase avanzata". Martedì l'incontro fra sindaci

Il sindaco Brugnaro, anche se in via non ufficiale, potrebbe incontrare i sindaci veneti, che sono in totale disaccordo con la decisione presa dal governo di tagliare i fondi destinati a progetti per riqualificare le periferie, martedì. "Un provvedimento che coinvolge 1.000 amministrazioni locali, con oltre 25 milioni di cittadini, per un totale di 4,1 miliardi di euro di investimenti – aveva ricordato il primo cittadino veneziano qualche giorno fa, commentando il mancato rinnovo del bando periferie del decreto Milleproroghe -. Nella Città metropolitana ci sono convenzioni firmate con 13 sindaci dell'area metropolitana interessati, che rappresentano oltre 500.000 residenti che si aspettano che le promesse fatte vengano rispettate".

Risorse investite

"Voglio sottolineare - ha ribadito Brugnaro - che le convenzioni sono già state sottoscritte e che la progettazione di tutti gli interventi è in fase avanzata. Risorse già anticipate dai diversi enti e che non si saprà se saranno riconosciuti, ma la cosa che più preoccupa è la battuta d’arresto che subiranno opere pubbliche funzionali e indispensabili".

Ordine

Preoccupazione anche dal presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Venezia, Paolo Maria Chersevani, che intende intervenire sullo stop del Senato al bando periferie. Un mancato rinnovo che coinvolge anche il progetto legato al completamento della Cittadella della Giustizia a piazzale Roma, dove era prevista la realizzazione della nuova sede degli avvocati veneziani.

“Il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Venezia esprime grave preoccupazione per i ritardi che potranno verificarsi nell’inizio dei lavori del secondo stralcio della Cittadella della giustizia. La città di Venezia e l’avvocatura veneziana, o meglio l’avvocatura veneta essendo la corte d’appello di Venezia organo giurisdizionale distrettuale, non possono attendere oltre rimanendo in balia delle decisioni di capricciosi legislatori - dice Chersevani -. L’avvocatura veneziana conferma, sin da ora, il suo appoggio e la sua partecipazione a tutte le iniziative che gli organi giurisdizionali, politici e amministrativi, in particolare nella figura del signor sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, intendono intraprendere per non veder vanificati forse più di vent’anni di lavoro”.

Quartieri

Il taglio delle risorse per le periferie mette in allarme anche il quartiere Pertini a Mestre. "Dopo tutto quello che hanno fatto i residenti contro il degrado, l'abusivismo, per la sicurezza e contro il vandalismo, bloccare i fondi già stanziati sarebbe un errore, che non lasceremo passare in silenzio - scrive Giorgio Rocelli, presidente comitato quartiere Pertini -. Metteremo in campo tutte le azioni necessarie affinché neanche un centesimo venga sottratto alle opere già messe in cantiere. Se qualcuno pensa di usare le periferie come figlie di un dio minore e lasciare i residenti senza i minimi servizi, sbaglia i calcoli".

Confcommercio

Preoccupazione anche per la confederazione dei commercianti, che fa sapere di condividere il timore delle altre categorie per la sospensione del bando, se l’emendamento sarà confermato alla Camera, e delle convenzioni di spesa sino a tutto il 2020 per la copertura dei progetti già approvati e cantierabili. “Si rischia di bloccare un processo di rigenerazione e di riqualificazione di aree importanti delle città – dice Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia - atteso da cittadini e imprese dell’economia urbana; iniziative che, per la complessità dei nostri centri urbani, sono indispensabili, seppur non sufficienti, ad avviare un processo lungo ed articolato.”

“La nostra attenzione verso le aree attorno al centro storico e le frazioni - aggiunge Massimo Zanon – è sempre stata alta e, proprio in queste settimane, Confcommercio sta lavorando a una serie di progetti per interventi, previsti nell’ambito dei Distretti del Commercio e che interesseranno l’hinterland veneziano: da Marghera e Malcontenta ai comuni della cintura. Servono interventi strutturali per riqualificare edifici, per mantenere aperte o riaprire attività economiche, garantire il miglioramento della qualità della vita dei residenti. Rinviare progetti già cantierabili – conclude il presidente - significherebbe confermare il destino di degrado di intere aree.”

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