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Chiusi i bandi per medici non specializzati: 524 adesioni in tutto il Veneto

Si sono candidati alle selezioni per il pronto soccorso e la medicina interna. Lanzarin: «Numeri significativi, così rispondiamo all'emergenza». Prossimamente arriverà il responso del Tar

Ci sono 301 candidati per medicina e geriatria, altri 223 per i pronto soccorso. In tutto 524 giovani medici laureati e abilitati, ma non specializzati, che hanno risposto al bando della Regione per essere assunti negli ospedali veneti. Ne dà notizia il presidente della Regione, Luca Zaia, al termine delle selezioni che erano state decise in agosto per far fronte alla carenza di medici. «Con una serie di iniziative - ha ricordato Zaia - rispondiamo a una crisi grave, con una carenza di 56.000 medici in Italia e 1.300 in Veneto. Questi 523 sono medici veri e propri. In questa fase emergenziale prima vengono le cure alla gente, poi tutto il resto».

Presto la risposta del Tar

Per l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, sono «numeri significativi» e «confermano come i giovani medici abbiano voglia di mettersi alla prova e iniziare un percorso lavorativo». I primi corsi di formazione per 50 di questi inizieranno il 18 dicembre. Prima di quella data, però, è atteso il responso del Tar (previsto per i primi di dicembre) sul ricorso presentato dai medici dell’Anaao contro questa iniziativa di impiegare negli ospedali personale non specializzato.

Emergenza personale

«Nel frattempo stiamo lavorando con le università - ha aggiunto Lanzarin - per poter inserire negli ospedali gli specializzandi agli ultimi anni di percorso. Il tutto fa parte di una strategia su più fronti, alla quale spero si aggiunga presto un altro tassello: un emendamento che detta disposizioni di adeguamento in materia di politiche sanitarie e sociali, con il quale rispondiamo all’allarme lanciato da 200 direttori di pronto soccorso di tutta Italia sul rischio di non poter più coprire nemmeno i turni quotidiani»: l’emendamento prevede che possano accedere ai concorsi del sistema sanitario regionale fino al 31 dicembre 2021 i medici che, in 10 anni di attività, abbiano maturato almeno 4 anni di servizio, anche se non continuativo, in un pronto soccorso, o che possano documentare ore di lavoro svolte pari a 4 anni. Questi medici, una volta assunti, potranno accedere in soprannumero alle scuole di specialità tramite specifici protocolli tra la Regione e le università.

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