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Biblioteca di Marghera, il ministero approva e finanzia il progetto per 63 mila euro

Ora diventa un centro di attrazione per cittadini, scuole e associazioni impegnate insieme nella ricerca e ricostruzione della memoria storica dei luoghi

Una biblioteca come casa di quartiere itinerante. È il progetto presentato dal Comune di Venezia, per quella di Marghera, che il ministero per i beni e le attività culturali ha approvato, approvando un finanziamento ministeriale di 63 mila euro, per un investimento complessivo di 75 mila. I soldi sono destinati a programmi culturali innovativi da realizzare con i cittadini più giovani. Hanno partecipato al progetto associazioni locali quali Save the Children Futuro prossimo, Red Carpet for All, Magoga, Didatticando, Associazione Amici della Biblioteca di Marghera, Associazione Accatagliato.

La memoria storica

Il bando ha il suo focus nella collaborazione civica e nel coinvolgimento degli abitanti della comunità e dei quartieri complessi, con particolare attenzione a progetti che mirano a diversificare e ampliare l’offerta culturale delle biblioteche situate in aree specifiche delle città metropolitane. Un lavoro che punta sulla sinergia tra la biblioteca di Marghera, le istituzioni scolastiche e le associazioni culturali presenti nel territorio, per portare a compimento alcuni obbiettivi ritenuti prioritari dall’amministrazione. La biblioteca diventa, ad esempio, centro di raccolta e conservazione della memoria storica dei propri luoghi che permette, secondo il Comune, il radicarsi di un sentimento di appartenenza sociale e identità culturale.

Quando

Le attività finanziate si realizzeranno tra l'inverno 2019 e la primavera-estate 2020, rivolte a diverse fasce di età. Ci saranno bambini e ragazzi, che si possono ormai considerare nativi digitali, ma che ancora non hanno consapevolezza delle potenzialità e dei campi applicativi delle competenze digitali, fino agli adulti che si approcciano alle nuove tecnologie. «Questo progetto - afferma l'assessore alla Coesione Sociale Simone Venturini - consente di fare un altro passo in avanti sulla strada dell'innovazione urbana strutturata sulle giovani generazioni, mettendo in sinergia elementi come tecnologia, cultura, identità locale che sono al centro delle politiche di questa amministrazione».

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