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Giovedì, 18 Aprile 2024
Biennale Architettura / Castello

Il racconto della città tra passato e futuro al Padiglione Venezia della Biennale

Si intitola “Venetie MML, la grande veduta, il lavoro raccontato”. Inaugurazione con il sindaco Brugnaro e il ministro Sangiuliano

Ai Giardini di Venezia, per la Biennale Architettura 2023, è stato inaugurato il Padiglione Venezia: si intitola “Venetie MML, la grande veduta, il lavoro raccontato”, e vuole rappresentare l'evoluzione della città, dal passato al futuro. Al taglio del nastro, la sera del 19 maggio, erano presenti tra gli altri il sindaco Luigi Brugnaro, il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, l'assessore regionale Francesco Calzavara, il prefetto Michele di Bari.

Il progetto curatoriale è del Collettivo Venezia, che comprende l'università Iuav (i professori e architetti Benno Albrecht e Guido Morpurgo, e Marco Marino progettista dell'allestimento), l'Ordine degli architetti, (Roberto Beraldo, Valentina Fanti, e Nicola Picco) e l'architetto Alessandro Pedron. A illustrare l'allestimento sono stati il commissario del Padiglione, Maurizio Carlin, e il rettore Iuav, Benno Albrecht. La mostra, è stato spiegato, illustra centinaia di interventi, sia pubblici che di iniziativa privata, avviati dal 2015 ai giorni nostri. I progetti sono mostrati, sia a scala urbana sia a scala architettonica, come parte di un unico piano complessivo, frutto di un lavoro continuo necessario a costruire l’immagine attuale e in divenire di Venezia (la città storica, ma anche le isole della laguna e la terraferma). L’unicum risultante dagli interventi realizzati o in fase di realizzazione presenti in mostra dà l’idea delle trasformazioni urbane fornendo profondità al tutto, grazie a una visione ampia e con un forte slancio verso il futuro.

La prima sala dell’allestimento, con il contributo di H-Farm, racchiude un mix di contenuti esperienziali e visivi progettati immaginando un futuro che sfrutta la tecnologia e la trasformazione digitale a servizio dell’essere umano e della sua evoluzione.

La parte centrale e cuore dell’esposizione è un grande fregio disposto lungo tutta la parete interna del Padiglione, una riproposizione della veduta di Venezia a volo d’uccello “Venezia MD” di Jacopo De Barbari del 1500, con l’inedita aggiunta della porzione di città metropolitana. La grande veduta illustra anche con testi, dati e documentazione fotografica l’evoluzione e la trasformazione della città con le proposte per la città del futuro che verranno proiettate direttamente sul grande fregio. La parte conclusiva dell’esposizione mette in mostra le opere realizzate dai primi classificati di “Artefici del nostro tempo” nelle sette discipline in concorso: pittura, fotografia, street art, new media art, design d’interni, design di arredo urbano e design del vetro.

«Dopo il viaggio emozionale di 'Alloro', l’allestimento curato per l’esposizione Arte del 2022 che ha riscosso un grande successo, quest’anno sarà il momento di Venetie MML - ha detto il sindaco Brugnaro - Passato, presente e futuro prendono vita in un unicum che partendo da quella eccezionale rappresentazione a volo d’uccello di Venezia del De Barbari del 1500 ne fanno un’immagine inedita, dove la città si mostra così come in questi oltre 5 secoli si è trasformata in quel luogo dove lo Stato da Mar si è esteso allo Stato da Tera. Una rappresentazione statica e allo stesso tempo dinamica del territorio veneziano metropolitano, da cui emerge il grande lavoro fatto in questi ultimi anni. L’essenza di Venezia è stata proprio quella di sapersi evolvere, saper sfruttare il proprio ingegno per migliorarsi e per resistere alla forza della natura. Oggi, pensando alla Venezia del 2050, abbiamo il dovere di coniugare salvaguardia con innovazione, tradizione con sviluppo. Venetie MML ci farà vivere proprio questa esperienza: scoprire cosa è stata Venezia e cosa sarà». Nel suo intervento il primo cittadino si è poi soffermato sulla stanza riservata ai giovani artisti vincitori del concorso "Artefici del nostro tempo": «Uno spazio per mettere in evidenza l'eccellenza dei nostri giovani», ha detto ringraziando la giuria che ha selezionato le opere vincitrici.

«Venezia è la capitale globale della cultura - sono le parole del ministro Sangiuliano - una città di grandi memorie e identità, che ha grandi potenzialità per proiettarsi nel futuro e trovare nuovi punti di approdo».

Con questa nuova edizione si conclude anche il ciclo di interventi che hanno riguardato il recupero dell’identità architettonica del Padiglione Venezia, nato nel 1932 per restituire la parola a Venezia, in quel caso alle sue arti decorative, all’artigianato e alle produzioni cittadine. Questo percorso identitario, iniziato con il grande restauro del 2011, proseguito nel 2021 con l’architetto Michele De Lucchi e la scelta, tra le altre, del colore del Padiglione (RAL 7035), culmina quest’anno finalmente con la realizzazione dei nuovi infissi che ha ricreato perfettamente i serramenti originari e, con loro, la straordinaria ed unica atmosfera della struttura. Nel corso della cerimonia di inaugurazione il sindaco Brugnaro ha evidenziato in particolare il grande lavoro di riqualificazione della vasca esterna al Padiglione.

Inaugurazione del Padiglione Venezia alla Biennale Architettura 2023

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