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Rischia di restare al freddo per una bolletta «pazza» da 10 mila euro

Protagonista una veneziana di 71 anni, che si è rivolta all'Adico

La battaglia “legale” dura ormai da due anni. Due anni durante i quali, assistita da Adico, ha cercato di trovare un accordo bonario in merito a una fattura del gas da oltre 10mila euro che può rientrare tranquillamente nella definizione di “bolletta pazza”. Ora però, M.C.T., professionista veneziana 71enne residente a Dorsoduro, rischia di vedersi sospendere la fornitura del gas e di restare al freddo per una querelle che non ha ancora trovato una definizione. «Nasce in questo contesto l’“appello” che Adico lancia a Eni intimando la compagnia a non sigillare il contatore della donna per evitare azioni giudiziarie», dicono da Adico. «La bolletta in questione si riferisce a due anni di consumi – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’associazione dei consumatori -. Ci chiediamo come la nostra socia possa aver consumato gas per una somma complessiva di 10 mila euro quando in media spende meno di mille euro all’anno per questo tipo di fornitura».

La vicenda comincia l’8 aprile del 2019, alle 19.30, quando M.C.T. riceve un sms da infarto: «La fatturazione della tua fornitura è ripresa. Riceverai a breve una bolletta di 10.260,44 euro: potrai richiederne la rateizzazione al nostro numero verde». La veneziana inizia da quel giorno la sua battaglia e, tramite Adico, avvia una fitta corrispondenza con la compagnia e una procedura di mediazione che però si conclude in un nulla di fatto. Ma da dove saltano fuori quei 10 mila euro?. «Si tratta di un conguaglio, siamo d’accordo - prosegue Garofolini -. Ma com’è possibile che in poco più di due anni la nostra socia abbia consumato quello che di solito consuma in dieci anni? Fra l’altro alcuni importi contestati sono anche prescritti. Insomma, noi continuiamo a sostenere che quei soldi non siano dovuti e continueremo a farlo tramite il nostro ufficio legale. Siccome però Eni minaccia di sospendere la fornitura del gas entro la prossima settimana in piena fase di contestazione, vogliamo mettere subito le cose in chiaro: se lo facesse, sarebbe una mossa alquanto scorretta». 

«Eni gas e luce informa di essere in contatto con i referenti dell’associazione per fare le opportune verifiche del caso e trovare una soluzione. La società precisa che nel frattempo le azioni di recupero credito sono sospese, per cui la cliente non rischia alcuna interruzione della fornitura».

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