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Quando arriva il bonus 200 euro per pensionati, dipendenti e disoccupati

I titolari di pensione riceveranno il beneficio il primo giorno "bancabile" di luglio, per le altre categorie ci sono meno certezze ma la tempistica dovrebbe essere simile

Quando arriva il bonus di 200 euro per dipendenti, pensionati, disoccupati e autonomi (con reddito sotto i 35mila euro)? La risposta, almeno per quanto riguarda le prime tre categorie, è probabilmente già nota a molti lettori: nel mese di luglio. Vediamo però più nel dettaglio quale potrebbe essere il giorno in cui il contributo una tantum sarà effettivamente erogato sul conto corrente dei beneficiari. Iniziando dai pensionati. Il bonus spetterà a tutti coloro che sono titolari di un assegno previdenziale con reddito annuo non superiore a 35mila euro. Si parla di una platea di circa 13,7 milioni di persone. L'accredito dovrebbe scattare proprio a luglio, sebbene per le tempistiche ci sia ancora qualche margine d’incertezza.  

Bonus ai pensionati a luglio

Da quando è finito lo stato di emergenza, il 31 marzo 2022, Poste Italiane ha comunicato che è stato ripristinato il normale calendario di pagamento delle pensioni dal primo giorno del mese. Chi ritira la pensione presso un istituto di credito o uno sportello Postamat dunque potrà mettersi in tasca il bonus già il primo di luglio (che cade di venerdì ed è dunque un giorno "bancabile"), se invece l’accredito avviene tramite Poste e siete tra coloro che ritirano la pensione allo sportello dovrete rispettare la turnazione alfabetica affissa all'esterno di ciascun ufficio postale (e dunque attendere il vostro turno). Oltre al bonus da 200 euro, i pensionati con almeno 64 anni d’età e un reddito individuale inferiore a 1,5 volte l’importo della pensione minima (525,38 euro) riceveranno a luglio anche la quattordicesima il cui importo varia da 437 a 655 euro a seconda dei contributi versati. 

Per i titolari di rdc o assegno di disoccupazione

Veniamo ai disoccupati. Il bonus in questo caso spetta a coloro che sono titolari di reddito di cittadinanza o ricevono un assegno di disoccupazione (Naspi, Dis-Coll eccetera). Il beneficio verrà erogato direttamente dall’Inps e anche in questo caso (salvo eventuali ritardi) il pagamento dovrebbe essere in programma a luglio. Lo stesso vale per i percettori di reddito di cittadinanza: sebbene al momento non ci sia una data "ufficiale" tutto lascia pensare che il bonus verrà erogato con il primo pagamento utile a partire da luglio. La certezza però arriverà solo quando le tempistiche saranno messe nero su bianco. 

200 euro ai lavoratori

Infine i lavoratori. In questo caso saranno i datori di lavoro a dover riconoscere il bonus in via automatica ai propri dipendenti, ricevendo in un secondo momento un ristoro dallo Stato (ovviamente pari a quanto anticipato). Il rimborso comunque ci sarà. "Non è che i datori anticipano il contributo e poi non lo rivedono per un anno, viene ristorato al primo pagamento fiscale" ha chiarito il presidente del Consiglio Mario Draghi. Per quanto riguarda le date di pagamento vale quanto già detto in precedenza: il bonus verrà erogato con la busta paga di luglio, anche se nel caso specifico la data di accredito non sarà uguale per tutti ma dipenderà dalle singole aziende. 

Per quanto riguarda colf e badanti a farsi carico delle richieste dovrebbe invece essere l’Inps: probabilmente il beneficio verrà erogato con modalità simili a quelle utilizzate nel 2020 per il bonus emergenza Covid. C’è incertezza anche sugli autonomi: ad oggi si sa che verrà istituito un apposito fondo e che i dettagli verranno definiti con un decreto. È lecito aspettarsi che il beneficio arrivi a luglio anche in questo caso.

Come si calcola la soglia dei 35mila euro

Va infine precisato che per il calcolo della soglia di 35mila euro si tiene conto dei redditi di qualsiasi natura (compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva), mentre non vengono conteggiati il reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze, e così pure i trattamenti di fine rapporto e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata, l’assegno al nucleo familiare, gli assegni familiari e l’assegno unico universale. Il bonus di 200 euro non costituisce reddito ai fini fiscali, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Articolo originale su Today.it

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