Riforestazione, da agosto via alla piantumazione di oltre 7.500 alberi
È il progetto del "Bosco diffuso" della Venezia orientale di cui San Donà di Piave è capofila. In tutto 10,45 ettari, aree nelle zone di Mussetta, via Borgovecchio, via Isonzo, via Carrer, via Revine e la frazione di Fossà
Riforestazione urbana: ad agosto via ai primi lavori del Bosco diffuso che prevedono la messa a dimora di 7.500 tra piante e alberi, 1.000 per ettaro. San Donà, capofila del progetto, ha presentato il con il Comune di Concordia Sagittaria che si è classificato al primo posto sui 34 migliori ammessi al finanziamento da parte del ministero dell’Ambiente. Da pochi giorni si è cominciato ad attrezzare il cantiere della ditta incaricata per l'abbattimento del pioppeto di via Isonzo, ormai giunto a completa maturazione. Un abbattimento che costituisce il passo preliminare per procedere alla creazione di un ambiente totalmente nuovo in quell'area verde.
«Trattandosi di un pioppeto l’abbattimento si potrebbe fare in qualsiasi momento – spiega l’assessore all’Ambiente Lorena Marin – ma per cautela abbiamo deciso di posticiparlo ad agosto per evitare qualsiasi problema di nidificazione, sebbene là non ci siano specie particolari di uccelli da tutelare». Non solo considerazioni tenico-operative fra le ragioni che hanno portato alla decisione di avviare i lavori di trasformazione delle aree verdi di San Donà, che secondo il cronoprogramma devono partire a settembre ed essere terminati entro marzo del prossimo anno: in tutto le piantumazioni saranno circa 7.500, con una densità di 1.000 per ettaro.
Il progetto del “Bosco diffuso” del valore di 485 mila euro riguarda la riforestazione di 10,45 ettari, di cui 6,70 ricadono nel territorio di San Donà di Piave. A essere interessate saranno dieci aree nelle zone di Mussetta, via Borgovecchio, via Isonzo, via Carrer, via Revine (con l’ampliamento del parco Fellini) e la frazione di Fossà, per le quali è garantita anche la costante manutenzione per i prossimi sette anni. Le nuove zone verranno strutturate come un vero parco-bosco con l’inserimento di piante autoctone (tra le specie selezionate: Càrpino bianco, Farnia, Frassino meridionale, Olmo campestre, Acero campestre, Tiglio, Ciliegio selvatico e il Pioppo bianco) e saranno arricchite di vialetti e infrastrutture con percorsi per persone con mobilità limitata.
«Un parco-bosco rappresenta una tutela per la biodiversità – spiega l’assessore Marin – ed è fondamentale per ridurre le isole di calore e migliorare la qualità dell’aria. Oltre a rientrare nel Paesc (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) questo progetto ben si armonizza con tutte le nostre altre azioni in materia di verde urbano, un ambito in cui siamo sempre stati molto attenti a fare scelte responsabili».