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Brugnaro: un pezzo di Arsenale e il Capannone del Petrolchimico tornano alla città

Il sindaco di Venezia ha dato l'annuncio oggi durante una conferenza stampa. La parte più orientale dell'Arsenale ospiterà una parte del Salone nautico

Il Comune di Venezia si riprende due "pezzi" di città, una vasta area dell'Arsenale e il Capannone del Petrolchimico di Porto Marghera. Lo ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro oggi, 6 aprile, nel corso della sua prima apparizione ufficiale dopo il periodo di riposo seguito al malore di una decina di giorni fa. Il sindaco ci ha tenuto a fare personalmente il doppio annuncio, «una bella novità che volevo dare in anteprima», ha spiegato, visto che gli atti non sono ancora stati firmati.

L'area dell'Arsenale di cui il Comune prenderà il possesso è quella attorno al bacino medio: uno specchio d'acqua verso l'estremità nord-orientale della città (accanto a quello dove al momento si trovano le "mani giganti" di Lorenzo Quinn) che da anni è a disposizione del Consorzio Venezia Nuova e che doveva essere impiegato per la manutenzione delle paratoie del Mose. Ora, invece, diventerà uno spazio da destinare al Salone nautico e ad altre attività. «L'area è già di proprietà del Comune - ha spiegato il sindaco - ed era stata data al Provveditorato alle opere pubbliche, che a sua volta l'aveva girata al Cvn. Abbiamo deciso così perché riteniamo che non sia più necessaria per le manutenzioni del Mose». Il bacino d'acqua e gli spazi immediatamente circostanti saranno a disposizione del Comune da subito e, di fatto, permetteranno di ampliare il Salone nautico già dall'edizione 2022. L'area più ampia, che arriva all'estremità dell'Arsenale e della città, sarà oggetto di uno specifico accordo con il Provveditorato e il Cvn: per questo, ha detto il sindaco, «ringrazio il provveditore Fabio Riva e il commissario Massimo Miani».

Bacino medio dell'Arsenale

Il secondo provvedimento, come detto, riguarda Porto Marghera e per la precisione il Capannone del Petrolchimico, luogo simbolo dell'area industriale che ha ospitato per decenni le assemblee e le manifestazioni operaie. «Tornerà nella disponibilità della città - ha spiegato Brugnaro - che lo ha acquisito a un prezzo simbolico di 3mila euro. Chi è di Marghera o di Mestre sa che è un pezzo importante della comunità e della sua storia. Abbiamo intenzione di ristrutturarlo e di farne un luogo di mostre, convegni e attività culturali, magari legate alle lotte operaie e ai movimenti civici. Per questo ringrazio l'amministratore di Eni, Claudio Descalzi. Domani passa la delibera di giunta, intanto abbiamo già previsto le risorse necessarie per il recupero».

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