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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il Mose, i fondi e le opere complementari: Brugnaro anticipa i temi del Comitatone

Domani è in programma la riunione dedicata alla salvaguardia di Venezia e della laguna. Il sindaco ha già incontrato la commissaria Spitz e chiede una «operazione verità»

Il "Comitatone" di domani è l'occasione per trattare molti temi importanti per Venezia e la laguna. «Ai rappresentanti del governo - ha detto il sindaco Luigi Brugnaro - ricorderò che c'è un accordo da 70 milioni di euro, firmato con Renzi, per i marginamenti a Porto Marghera. Il ministro Costa mi aveva assicurato che sarebbero stati sbloccati entro la fine dell'anno. E poi ci sono all'ordine del giorno altri 178 milioni per Venezia, firmati sempre dal governo». Per cui, ha aggiunto, è possibile che la «grande tragedia» dell'acqua alta diventi «una pietra miliare per il rilancio di Venezia».

Mose

Intanto Brugnaro ha incontrato la commissaria del Mose, Elisabetta Spitz: «È stato un incontro molto positivo, l'ho vista determinata», ha riferito, chiedendo anche di mettere in campo «un'operazione verità sull'opera per poterlo spiegare alla popolazione». Va considerato poi che il commissario del Mose «non deciderà su canali, porto e zona industriale», temi sui quali «deve parlare anche la rappresentanza privata». Una volta completato il Mose, ad esempio, chi lo gestirà dovrà tenere conto delle esigenze del porto, che non può rimanere bloccato «intrappolando le navi al suo interno».

Opere complementari

Il Mose, come ribadito da più parti, da solo non è sufficiente a proteggere Venezia. «Ci sono molti altri progetti per le maree più basse, da 110, 120 centimetri, che creano disagi alla popolazione ma per le quali il Mose non entra in funzione». Sono opere complementari che incidono su aree specifiche da isolare: «Cinturiamo tutto con le murette, mettiamo pompe a immersione, valvole di non ritorno negli scarichi, facciamo dei grandi pozzettoni dove far defluire l'acqua. Dove si può aggiungiamo le paratoie», ha detto. «Si può fare nel sestiere di Castello ma anche in altre zone basse della città. Tutte quelle che si possono cinturare». E ancora: «Su isole come Pellestrina o Sant'Erasmo, vanno conclusi i muretti». Non solo: «Studiamo l'ipotesi di fornire passerelle leggere in uso a singole famiglie o negozi, in modo che se le gestiscano in autonomia».

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