rotate-mobile
Attualità

L'idea di Brugnaro: «Tassa di sbarco e app con servizi per monitorare i turisti»

Il sindaco di Venezia punta a recuperare l'imposta anche da chi non alloggia in città ma arriva solo in giornata. «In cambio i visitatori potrebbero avere informazioni e accesso ai servizi. L'abbiamo proposto al governo»

Un progetto ambizioso per fornire servizi in più e contemporaneamente tenere sotto controllo i flussi di persone in arrivo a Venezia, in particolare quelli che vi trascorrono solo la giornata e non si fermano a pernottare. La "tassa di sbarco" ipotizzata dal sindaco Luigi Brugnaro dovrebbe essere applicata a loro («pochi euro», precisa il primo cittadino) e sarebbe quindi alternativa all'imposta di soggiorno pagata da chi invece alloggia nelle strutture ricettive. Insomma, chi visita Venezia comunque paga qualcosa e contribuisce a manutenzione e pulizia.

Una app per turisti e cittadini

In che modo? «Su questo abbiamo bisogno di una mano dal governo - ha detto il primo cittadino - abbiamo proposto un emendamento per farci avere la tassa di sbarco da applicare a chi arriva in treno o con le navi. Potremmo impiegare quei soldi per pagare le pulizie della città e non solo, perché in questo modo aiutiamo tutta la città metropolitana. In cambio di questa tassa diamo dei servizi: accesso ai servizi igienici, mappe con informazioni, un operatore che risponde in caso di bisogno». L'idea è questa: «Un turista scarica su smartphone la app del Comune - spiega Brugnaro - Inserisce i suoi dati, la cittadinanza, eventualmente il posto dove alloggia, così verifichiamo il versamento della tassa di soggiorno. Così avrà una serie di benefici: bagni, servizi ai bambini, mappa delle attività culturali. Se ci chiama sappiamo già chi è e gli rispondiamo nella sua lingua. Lo geolocalizziamo e verifichiamo ciò che dice». Innovazioni che potrebbero toccare anche i residenti: «I cittadini già iscritti all'anagrafe forniranno i propri contatti, numero di cellulare e email, per ricevere avvisi in caso di bisogno, anche nelle emergenze».

Il numero unico dei servizi

L'amministrazione è già al lavoro nel processo di accentramento del rapporto con l'utenza: «Stiamo elaborando un numero unico dedicato ai servizi al cittadino, che riunisca polizia locale, Veritas, Actv, anche soggetti privati. Intendiamo aggregare tutti i call center e farli lavorare su un'unica piattaforma informatica. Stiamo già addestrando il personale, con operatori che sapranno rispondere anche in lingua straniera. È un sistema che permette di aggregare qualsiasi tipo di comunicazione all'amministrazione. Una sfida ambiziosa, nessuno in Europa lo fa».

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'idea di Brugnaro: «Tassa di sbarco e app con servizi per monitorare i turisti»

VeneziaToday è in caricamento