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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ca' Foscari dà il via alla laurea in ospitalità, in partnership con Th Resorts e Cdp

È stata approvata dal Senato accademico, è la prima di tipo professionalizzante e ha attirato anche delle critiche

Il corso di laurea in "Hospitality innovation and e-tourism" si farà: Ca' Foscari ne ha approvato l'istituzione ieri, all'interno di un lungo percorso che porterà, appunto, alla partenza del primo corso di laurea professionalizzante dell’ateneo veneziano. Il tema è stato molto dibattuto, anche all'interno del senato accademico, prima che si arrivasse all'approvazione. Il corso prenderà avvio il prossimo settembre e formerà «professionisti con competenze digitali, culturali e manageriali»; le lezioni si svolgeranno nelle sedi di Ca’ Foscari e il dipartimento di afferenza è quello di scienze ambientali, informatica e statistica.

Università e turismo

Il corso, come detto, fa parte di quelle lauree professionalizzanti, istituite nel 2017 dal ministero dell’Università, che si caratterizzano come percorsi di «alta formazione tecnica strutturati per un ingresso diretto nel mondo del lavoro», anche attraverso una stretta collaborazione con le imprese. In questo caso si parla del settore della hospitality, legato alla gestione del turismo, e il programma è organizzato in partnership con la Scuola Italiana di ospitalità, costituita da Cassa Depositi e Prestiti e Th Resorts: gli stessi soggetti che stanno realizzando un grosso progetto di riqualificazione all’ex ospedale al Mare del Lido di Venezia, che comprende, oltre alla scuola di hotellerie, un albergo di lusso e un resort. È proprio il legame del corso di laurea con l'operazione immobiliare ad attirare molte contestazioni, sia nel mondo della politica sia in quello dell'università, anche tra gli studenti.

Per la rettrice Tiziana Lippiello, «l’offerta formativa di Ca’ Foscari segna un nuovo passo avanti. Fin da subito il corso ha raccolto l’adesione di numerose realtà territoriali, dal Comune di Venezia alla Regione, dalle associazioni di categoria a diverse aziende del settore del turismo e dell’accoglienza. Oggi l’approvazione del Senato sancisce la bontà di questo progetto, indirizzato a una nuova forma di turismo, qualificato e sensibile anche all’offerta culturale del territorio e alla sostenibilità».

Il consigliere di opposizione Giovanni Andrea Martini ha criticato la scelta, accusando l'ateneo di proseguire su una «strada vecchia, determinata dalla monocultura turistica», attivando un progetto «che inserisce il percorso degli studenti in quell'alveo di destinazione economica del territorio che va ad alterare la vita della città e la qualità della vita di residenti e visitatori».

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