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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ca' Foscari brevetta una tecnica innovativa per migliorare la terapia dei malati di tumore

Nuovo metodo elettrochimico sviluppato insieme al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano che permette di misurare "in diretta" l'efficacia dei farmaci imatinib e irinotecan

I ricercatori dell'Università Ca' Foscari Venezia e dell'IRCCS Centro di Riferimento Oncologico di Aviano hanno sviluppato un nuovo metodo che permette di misurare in tempo reale l'efficacia di due farmaci usati in fase di chemioterapia. Si tratta nello specifico di una tecnica in grado di monitorare se i due farmaci chemioterapici imatinib e irinotecan stanno avendo un effetto positivo nel trattamento del tumore. L'invenzione è stata brevettata da un team guidato dal professore di chimica analitica a Ca' Foscari Salvatore Daniele che ha lavorato insieme al neodottore di ricerca Gregorio Bonazza e al ricercatore Federico Polo per fare sì che con questo nuovo metodo possano essere somministrate ai pazienti dosi ottimizzate dei farmaci in base alla loro risposta alla cura limitando così gli effetti collaterali e promuovendo una terapia personalizzata e cucita su misura del paziente stesso. 

«La risposta individuale a un farmaco dipende da tante variabili - spiega Salvatore Daniele, professore al dipartimento di scienze molecolari e nanosistemi di Ca’ Foscari - per questo abbiamo studiato un metodo per verificare in tempo reale che la disponibilità rientri realmente nei livelli previsti dalla terapia e, nel caso si discosti, modificare il dosaggio. Così il trattamento può essere definito paziente per paziente in base alla reazione dell’organismo».

Il metodo innovativo

Questo nuovo approccio volto a migliorare il trattamento dei tumori lavora su due farmaci: imatinib, usato per alcune forme di leucemia, e irinotecan, farmaco ad ampio spettro impiegato soprattutto contro i tumori del colon-retto. È sufficiente una minima quantità di plasma, 125 milionesimi di litro (l’equivalente di mezza goccia), per misurare la concentrazione di questi farmaci nel sangue, individuando sia un eventuale sovradosaggio, potenzialmente tossico, sia un dosaggio inefficace. Il team di ricerca ha sviluppato un metodo elettrochimico che individua tracce di farmaco nel plasma evitando le possibili interferenze di altre molecole, prodotte dal metabolismo del farmaco stesso o dall’assunzione di altri farmaci. Grazie al metodo brevettato sarà ora possibile sviluppare dispositivi portatili e di facile utilizzo per il monitoraggio dei farmaci. Questa tipologia di analisi, finora, doveva essere svolta in laboratorio da personale specializzato e con l'uso di una strumentazione complessa, costosa e con tempi di attesa sull'effettiva efficacia del farmaco relativamente lunghi. Oggi, grazie al lavoro dei ricercatori di Ca' Foscari e del CRO si potrà misurare in pochi minuti il livello di farmaci nel sangue e potrà essere un operatore sanitario a farlo direttamente nella stanza del paziente. Per trasformare l’invenzione in uno strumento a disposizione delle strutture sanitarie è ora necessario l’intervento di un partner industriale in grado di promuovere lo sviluppo tecnico del dispositivo.
 

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