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Ca' Foscari short film festival: edizione nel segno dei diritti delle donne

Focus sull’Afghanistan con il programma speciale dedicato all’Herat International Women’s Film Festival. In giuria il regista francese Philippe Claudel, l’animatore americano Tony Grillo e la programmatrice Laura Aimone

L'undicesima edizione di Ca’ Foscari short film festival, evento dedicato ai migliori cortometraggi da tutto il mondo, si svolgerà in maniera diffusa dal 6 al 9 ottobre. Il programma è composto da ospiti, eventi speciali e dal concorso internazionale con i lavori realizzati dagli studenti di scuole di cinema e università di tutto il mondo.

È il primo festival in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università. Curato dal direttore artistico Roberta Novielli, è nato come iniziativa universitaria per poi diventare, progressivamente, una manifestazione cittadina. Quest'anno, proseguendo l'esperienza del 2020, il pubblico potrà partecipare non solo nell’auditorium Santa Margherita, ma anche in altre undici location tra musei, gallerie d’arte e istituzioni culturali: M9 di Mestre, Fondazione Ugo e Olga Levi, Querini Stampalia, galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ D’oro, museo di Palazzo Grimani, museo archeologico nazionale, museo d’arte orientale - Ca’ Pesaro, Concilio Europeo Dell’Arte - In Paradiso Art Gallery, Fondazione Bevilacqua La Masa, Casa del Cinema, hotel NH Venezia Rio Novo. Tutte le info si trovano sul sito di Ca' Foscari short.

Concorso internazionale

A sfidarsi nel concorso internazionale, fiore all’occhiello del festival, saranno 30 cortometraggi provenienti dalle migliori università e scuole di cinema di tutto il mondo. Sono stati oltre 2.500 i lavori candidati alla selezione, spaziando tra i generi e le cinematografie di oltre venti paesi. Quest’anno a risaltare in particolar modo sono le donne, non solo perché compongono quasi la metà dei registi presenti in concorso, ma soprattutto per le tematiche trattate dalle opere in gara: corti incentrati su protagoniste femminili che non accettano il destino che la società auspicherebbe per loro, ma si ribellano e scelgono le proprie battaglie personali.

Focus sull'Afghanistan

Per richiamare l’attenzione sulle condizioni dell’Afghanistan e in particolare le donne che vi abitano, un programma è dedicato all’Herat International Women’s Film Festival, uno dei più importanti festival dedicati alle donne nell’intero continente asiatico, e in particolare alla sua fondatrice Roya Sadat e alla coordinatrice Alka Sadat, sorelle afghane che hanno entrambe intrapreso anche la carriera registica. Alka Sadat sarà presente a Venezia per raccontare le mille difficoltà che il loro festival ha dovuto affrontare (nel 2021 non si è svolto) e per presentare un suo documentario, Afghanistan Night Stories, sull’esercito afghano in lotta contro i talebani, oltre all’estratto di un potentissimo film della sorella, A letter to the President.

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