Tre caldaie "over size" realizzate a Marghera: salperanno da Venezia per il Kazakistan
A produrle la Macchi, che da due anni ha la sua sede principale a Marghera. Eccellenza italiana, pesano circa 700 ton l'una
Faranno parte di uno dei più grandi impianti "oil & gas" al mondo le tre caldaie Plug & Play prodotte dall'azienda Macchi nello stabilimento di Marghera. Si tratta di tre gioielli della meccanica, mega carichi del peso di 700 ton ciascuno, e delle dimensioni di 30 metri di lunghezza, 16 di larghezza e 11 di altezza destinate in Kazakistan, dove faranno parte di un impianto di ultimissima generazione.
Mai realizzati moduli di tali dimensioni
Moduli di tali dimensioni e peso ma soprattutto di assemblaggio impiantistico così spinto, ad oggi non erano mai stati realizzati a Marghera da Macchi pronti per l’imbarco. D’altra parte l’azienda da due anni ha scelto di aprire il suo nuovo maggior stabilimento in via Ramo dell’Azoto a Marghera: una scelta strategica, che consente ai colli di grandi dimensioni di raggiungere le vicine banchine poiché impossibilitati a viaggiare su strada per ragioni di peso e dimensioni.
Un investimento che dà frutto
«A Marghera finalizziamo un prodotto che fino a qualche anno fa non era pensabile a questo livello di dettaglio - spiega l'operations & logistics manager di Sofinter, Bruno Bianchi - Siamo stati tra i primi a studiare e proporre la modularizzazione seguendo le evoluzioni di questo mercato. Oggi senza dubbio, possiamo essere considerati un’eccellenza e tra i leader mondiali del settore». Si tratta di un investimento che certamente ha dato i suoi frutti, se si considera che in due anni sono state prodotte e imbarcate a Marghera ben 19 plug & play.
Musolino: «Venezia gateway ideale per project cargo»
«Siamo orgogliosi che tra le aziende insediate a Marghera vi siano eccellenze operanti a livello internazionale come la Macchi - afferma il presidente delliAutorità di sistema portuale Pino Musolino - L’accessibilità alla banchina è un asset che da sempre rende Venezia il gateway ideale per i project cargo, e non si tratta più di scegliere Venezia solo come scalo, ma come sede di produzione per ridurre al minimo il percorso in transito di queste componenti dalle dimensioni eccezionali».