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Musolino risponde a Brugnaro: "Decide il mercato, non siamo in Unione Sovietica"

Continuano le dichiarazioni "energiche" tra sindaco e presidente dell'Autorità portuale: "Conclusi gli scavi al canale Malamocco-Marghera, il mercato dei container è in crescita"

Parole che raramente si leggono in una nota ufficiale, anche se poi i toni si stemperano con un "permane la piena disponibilità a una costante collaborazione con l'amministrazione comunale sui progetti che richiedono un necessario confronto tra Enti". Il presidente dell'Autorità portuale, Pino Musolino, ha commentato in maniera "energica" la conclusione dei lavori di scavo e adeguamento del canale Malamocco - Marghera, attraverso cui sono stati rimossi 80mila metri cubi di sedimenti. 

Le dichiarazioni di Musolino 

"Ringrazio il sindaco Brugnaro per la possibilità che ci offre di chiarire, ancora una volta, che gli escavi volti ad accogliere navi da 8.500 Teu sono conclusi - dichiara Pino Musolino, rivolgendosi al primo cittadino lagunare - Sono certo, sebbene non emerga dalle sue dichiarazioni, che, nel suo duplice ruolo di amministratore e di imprenditore, il sindaco ha ben compreso come gli interventi infrastrutturali operati dagli Enti pubblici, in questo caso dall’Autorità di sistema portuale, sono volti ad aumentare la competitività dello scalo e che, parallelamente, il mercato risponde a tali interventi con logiche e tempi differenti. Non siamo nell’Unione Sovietica - attacca - dove il pubblico decide cosa deve fare il privato e controlla il mercato".

I dubbi di Brugnaro

Dichiarazioni dure a fronte delle affermazioni del titolare di Ca' Farsetti che, venerdì scorso, aveva messo nel mirino l'operato del Porto (dopo che quest'ultimo non aveva fornito il suo nulla osta per la costruzione di una piscina pubblica a Marghera, in territorio di sua competenza) chiedendosi se gli scavi fossero stati eseguiti e fossero iniziate le analisi per capire la tipologia di fanghi che caratterizzano il canale Vittorio Emanuele. Lì, se il governo deciderà finalmente il da farsi, transiteranno le navi da crociera. 

La risposta del Porto

La risposta ai dubbi di Brugnaro (che aveva puntato il dito anche sulla deviazione di una grande nave container nei mesi scorsi a Trieste per problemi di fondale) è arrivata lunedì con l'annuncio della conclusione dei lavori al canale Malamocco-Marghera: "Grazie a questo importante intervento, oggi il porto di Venezia è per la prima volta in grado di ricevere navi porta contenitori da 8500 TEU - scrive il Porto - queste andranno a rinforzare la flotta di navi che operano sulla rotta Venezia-Estremo Oriente, attiva nel nostro porto da diversi anni e che non ha mai smesso di scalare a Venezia durante l’ultimo anno e mezzo, la cui rilevanza strategica è confermata dall’impegno delle compagnie della Ocean Alliance a garantire il servizio con frequenza settimanale". 

"Traffico container in crescita"

Frasi che, nel sottolineare come il traffico dei container sia in crescita dell'1,3% nel primo quadrimestre 2018, guardano ancora agli interrogativi posti dal sindaco, vissuti come un'intromissione da Pino Musolino: "Sono lieto che nel corso di un'intervista Brugnaro abbia dichiarato di essere 'rispettoso dei ruoli' e che 'il compito di occuparsi di queste cose sia dell'Autorità portuale (o meglio Autorità di Sistema Portuale) e non del sindaco - conclude la nota - Confermo comunque che, per parte nostra, permane la piena disponibilità a una costante collaborazione con l’amministrazione Comunale, per quanto di competenza e sui progetti che richiedono un necessario confronto fra Enti, così come previsto dall’ordinamento”.

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