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Il cantautore Lorenzo Cittadini si racconta: la scrittura, la musica, la poesia e la lotta alla leucemia

Ex cafoscarino, ha pubblicato da poco il suo nuovo singolo dal titolo "Rapido". Prossimamente uscirà anche il terzo volume del libro-rivista "Quaderni mediterranei", scritto insieme allo zio poeta Silvestro Neri

Lorenzo Cittadini è un vulcano di idee e passioni: cantautore, scrittore e poeta si è cimentato, nel corso della sua vita, in molteplici discipline artistiche.

La scrittura è per lui un’esigenza fondamentale, un priorità che riversa costantemente nei testi delle sue canzoni e nelle opere letterarie che produce insieme allo zio poeta Silvestro Neri: «Pubblico annualmente il libro-rivista Quaderni mediterranei, un testo patrocinato dall’Università Ca’ Foscari e dall’Università di Malaga - spiega Lorenzo, il quale ha scritto il primo volume nel 2018 e il secondo nel 2019 - prossimamente uscirà il terzo tomo che sarà interamente incentrato sul mare e ne analizzerà tutte le sue mutevoli espressioni. Parleremo dei canti marinareschi, dei porti, dell’inquinamento». Un numero molto denso e importante, per stessa ammissione di Lorenzo: una piccola creatura cafoscarina alla quale hanno collaborato numerosi nomi, alcuni molto illustri come Massimiliano Fuksa - l’architetto che riqualificò tutta la zona del porto di Marsiglia - il cantautore Eugenio Bennato, il sociologo Carlo Bordoni e il poeta dei Balcani Boris Kastel. 

Classe 1990, Lorenzo ha viaggiato moltissimo: dalla Calabria, terra che custodisce le sue radici, a Barcellona, Salamanca e ancora a Coimbra, Porto e Santiago di Compostela. Un itinerario impegnativo, quello per presentare il secondo volume dei Quaderni mediterranei, che ha coinvolto numerose persone attraverso veri e propri spettacoli itineranti composti da canti, musiche e letture.

Quella del trevigiano - laureato in Lingue e letterature straniere a Ca’ Foscari - è una vita vissuta al massimo che però, a dicembre dell’anno scorso, è dovuta rallentare: a Lorenzo viene diagnostica la leucemia e, nel corso di cinque mesi, si è visto costretto ad affrontare quattro ricoveri e numerosi cicli di terapia.

«La scrittura e la musica, quando ti trovi da solo dentro una stanza d’ospedale, ti riescono a salvare»

«Quando mi hanno dato la notizia mi è crollato il mondo addosso ma adesso, che sono in attesa di un trapianto di midollo osseo previsto per metà giugno all’ospedale di Udine, mi sento di dire che il percorso è ancora tortuoso ma che la strada, finalmente, appare illuminata - afferma Lorenzo che, con tenacia e positività, sta affrontando un periodo complicato continuando comunque a coltivare le sue passioni - ho la fortuna di occuparmi di scrittura e musica. Due cose che, quando ti trovi da solo dentro una stanza d’ospedale, ti riescono a salvare». Non a caso Lorenzo, dall’inizio della malattia, ha cominciato a scrivere una sorta di diario, che diventerà un vero e proprio libro, nel quale racconta il difficile periodo che sta attraversando: «Il focus però non è interamente incentrato sulla leucemia. Certo, ci sono dei riferimenti iniziali inevitabili, ma lascio subito spazio a poesie, frammenti di canzoni e riflessioni che sto scrivendo sulla falsariga dei Quaderni di Lanzarote di José Saramago. Voglio raccontare questi mesi in maniera diversa, in modo eterogeneo, proponendo molti spunti di natura varia. Il titolo che vorrei dare al libro sarebbe Diario e viaggio perché sto cogliendo l’occasione, attraverso numerosi input letterari, di raccontare un vero e proprio itinerario».

Rapido, il nuovo singolo che parla della frenesia quotidiana

Lorenzo è inoltre un raffinato cantautore: nei due album che ha prodotto interamente in terra veneziana, La rosa corsara e 22.12, racconta la vita e le esperienze quotidiane, scegliendo con cura le parole e le sonorità. E con la stessa cura ha pubblicato da poco il nuovo singolo, Rapido, prodotto da Simone Chivilò: «Questo pezzo è nato la scorsa estate ed è stato presentato al festival Suoni di Marca, in apertura a Max Gazzè. È una fotografia della velocità con cui si svolgono le giornate, della voracità quotidiana con la quale viviamo. Allo stesso tempo però ho voluto raccontare la velocità con cui avvengono le cose quando sono naturali, spontanee. Quando c’è libertà allora c’è sempre facilità di incontro e di condivisione».

Interessante il contrasto che appare tra il tema “rapido” della canzone e il momento di stasi che sta attraversando il mondo in questo periodo e lo stesso Lorenzo a causa della malattia: «Quando le cose si sistemeranno ricomincerò rapidamente a viaggiare, suonare, scrivere. Ora più che mai c’è, in questo momento, la necessità di tornare alle cose semplici. Ci deve essere una presa di coscienza totalmente diversa sulle priorità perché molto spesso, presi da questo vortice di frenesia, le perdiamo di vista».

Il singolo vede, oltre allo stesso Lorenzo alla voce, chitarra e pianoforte, la partecipazione di Simone Chivilò alla chitarra elettrica, Nicola Gomirato alla seconda chitarra elettrica e al basso e Moreno Marchesin alla batteria. 

La regia e il montaggio del video, che vede la partecipazione di Annachiara Carniel, sono stati affidati a Diego Feltrin; alla fotografia ha collaborato invece Giovanna Pesce. Il brano è stato distribuito digitalmente dalla Ossigeno Records di Mestre ed è riproducibile su qualsiasi sito di streaming. 

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