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Caorle, ad agosto e settembre sospiro di sollievo ma mancano i turisti stranieri

I numeri sono stati migliori di quanto temuto all'inizio dell'estate ma manca l'apporto dei mesi primaverili e del turismo degli stranieri

Agosto con camere piene all'85 percento, con punte da quasi tutto esaurito nelle due settimane centrali del mese, ed una prima parte di settembre positiva rendono meno amara del previsto la stagione turistica 2020 per Caorle. «Chiaramente non sarà una stagione da ricordare – spiega Loris Brugnerotto, presidente di Federalberghi Caorle – abbiamo avuto numeri pressochè inesistenti a maggio e giugno, mentre a luglio abbiamo lavorato a circa metà del nostro potenziale. Fortunatamente agosto e la prima parte di settembre ci hanno regalato qualche soddisfazione, nonostante il fisiologico calo dovuto alla ripresa del lavoro degli italiani in questi ultimi giorni. I numeri sono stati sicuramente migliori di quanto temevamo all'inizio dell'estate, ma è evidente che è mancato il fondamentale apporto dei turisti stranieri».

Turisti stranieri in calo

Turisti stranieri che in settembre sono tornati a Caorle, soprattutto dall'Austria, ma che prenotano quasi esclusivamente “last minute”: «Ci contattano per avere informazioni, ma poi decidono all'ultimo giorno utile se partire per la nostra località – prosegue Brugnerotto – Inizialmente prenotano per 3 o 4 giorni, ma quando si rendono conto che la situazione da noi è tranquilla prolungano la vacanza fino ad una settimana. Stiamo però comunque parlando di numeri sensibilmente inferiori rispetto all'ordinario». Dal 14 settembre in avanti le prenotazioni sono molto poche: «Se il meteo ci aiuterà potremo ancora far registrare qualche arrivo, ma ormai siamo veramente arrivati agli sgoccioli di una stagione comunque sofferta – conclude il presidente di Federalberghi Caorle – Se è vero, infatti, che abbiamo avuto numeri migliori rispetto alle iniziali previsioni a tinte fosche, per realtà stagionali come la nostra l'inverno sarà comunque molto difficile. Ci auguriamo che la moratoria sui mutui per le attività che avevano avviato ristrutturazioni venga ulteriormente prorogata. I fatturati di questa estate non ci permettono di far fronte a tutte le spese come in un anno ordinario. E' già positivo aver pagato regolarmente fornitori, dipendenti ed erario. Diventa però difficile pensare di poter sostenere anche gli oneri dei mutui in una situazione così compromessa».

Ammanchi dei mesi passati

Quanto al settore Commercio e pubblici esercizi è intervenuto Corrado Sandrin, presidente di Confcommercio Caorle: «Questa prima parte di settembre è stata senza dubbio positiva, grazie anche all'aumento della presenza degli stranieri che hanno maggiore capacità di spesa rispetto agli italiani. Anche ad agosto le nostre imprese associate hanno registrato un buon flusso di cassa al quale hanno contribuito turisti con un discreto portafoglio, circostanza, questa, che non capitava da tempo. Ora però con il termine della stagione turistica dovremo fare i conti con gli ammanchi dei mesi di maggio, giugno e parzialmente di luglio e, purtroppo, con la sfiducia degli italiani. Mi auguro che si possa tornare presto ad una normalità commerciale anche se, parlando della situazione locale, ci sono tanti residenti che non hanno lavorato quest'estate e che quindi non potranno contare sul sostegno della Naspi nei prossimi mesi».

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