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Una card digitale per visitare i luoghi di cultura di Venezia a prezzi vantaggiosi

La tessera digitale consente di visitare fino a sette luoghi a condizioni vantaggiose

Dalla Collezione Peggy Guggenheim alla Fondazione Giorgio Cini, dalla Fondazione Querini Stampalia al Teatro La Fenice, dal Labirinto Borges a Palazzo Grassi, fino al Teatro Verde e al Vatican Chapels. Un’esperienza turistica di eccellenza, attraverso percorsi studiati nelle realtà culturali associate a Confindustria Venezia. È questo l’obiettivo di My Special Venice, una card completamente digitale valida 365 giorni per visitare i luoghi di cultura più straordinari di Venezia a condizioni vantaggiose. Il progetto è stato lanciato da Confindustria Venezia.

«My Special Venice - ha evidenziato Salvatore Pisani, presidente sezione turismo di Confindustria Venezia - rappresenta uno dei progetti più innovativi promossi dalla nostra associazione e legati al turismo in un centro storico come Venezia. L’idea si è consolidata attraverso la sinergia tra le tante istituzioni culturali della città. Una collaborazione che promuoverà percorsi alternativi, in un’ottica di sostenibilità, favorirà la destagionalizzazione dei flussi e rappresenterà un importante strumento di revenue management, ovvero di gestione delle entrate. Sarà, inoltre, di grande appeal per i giovani appartenenti alla generazione Z, che attraverso la card digitale potranno scoprire Venezia in modo semplice e smart».

Il turista, a seconda dal tipo di esperienza culturale che intende vivere, può scegliere tra diverse opzioni. «La stagione estiva è iniziata nel migliore dei modi. Abbiamo registrato moltissime presenze, con 33mila visitatori trainati dal grande evento del Salone Nautico. A favorire il boom delle presenze è anche la Biennale d’Arte che durerà fino a novembre - spiega la presidente della IX commissione consiliare di Venezia, Silvia Peruzzo Meggetto -. La fase di ripartenza che stiamo vivendo è perfetta per parlare del progetto My Special Venice». La My Special Venice card «sarà un formidabile veicolo di fruizione dei musei coinvolti per i visitatori che saranno condotti in percorsi diversi: è una bella occasione per trovarsi fuori da quelli tipici del turismo veneziano - aggiunge Ilaria D’Uva, amministratore di D’Uva Srl, partner tecnico del progetto -. Non posso negare che le card siano sempre una bella sfida, perché mettono insieme menti e organizzazioni diverse, ma mai come in questo caso l’obiettivo comune le darà lunga vita».

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