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Lunedì, 20 Marzo 2023
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Rincari luce e gas, Veneto Imprese Unite: «Si azzeri l'Iva sulle bollette»

Andrea Penzo Aiello, presidente dell'associazione: «Un intervento strutturale sgraverebbe del 22% le fatture»

«Non è ammissibile il fatto che la bolletta elettrica delle piccole imprese italiane sia la più cara d’Europa. La misura è ormai colma, il Governo deve intervenire quanto prima per ridurre i costi che stanno mettendo in ginocchio commercianti e aziende. Per questo chiediamo che venga azzerata l’Iva in bolletta». A dirlo è Andrea Penzo Aiello, presidente di Veneto Imprese Unite. Una crisi, quella del costo di gas ed energia elettrica, che sta mettendo da tempo in difficoltà famiglie, artigiani e aziende, tanto che da tutta Italia si elevano richieste al Governo di interventi urgenti.

Negli ultimi mesi, infatti, Veneto Imprese Unite ha avuto diversi colloqui trasversali con importanti esponenti dei principali partiti e ha messo a disposizione le proprie strutture al fine di redigere proposte ed emendamenti che possano poi essere in seguito inseriti nei futuri provvedimenti di Governo in materia.  «Già lo scorso anno avevamo previsto che l’andamento della crisi economica scaturita dalla pandemia avrebbe comportato un inevitabile aumento dei costi dell’energia – sottolinea Penzo Aiello – Proprio per questo abbiamo invitato il Mef e il Ministero dell’Interno a ragionare su eventuali nuovi accordi tra gestori, produttori e Arera che prevedessero prezzi calmierati e rateizzazioni per le bollette fino a 6 mesi, oltre a sconti sia sulla quota energia che sulle spese di gestione. Purtroppo, però, nulla è mai stato fatto e ci troviamo oggi a dover gestire bollette che mettono in difficoltà persino le amministrazioni comunali». 

Il Decreto “Sostegni Ter” in favore di imprese ed operatori economici, infatti, prevede sì un abbattimento degli oneri di sistema ma, alla luce degli aumenti del costo dell’energia, va ad incidere solamente nella misura compresa fra un 3% ed un 10% della spesa complessiva. «Per garantire un reale sollievo per gli utenti l’intervento che auspichiamo deve essere decisamente più imponente – continua il presidente di VIU – Per questo motivo, nell’immediato l’unica soluzione per assicurare un intervento realmente significativo è quella di azzerare l’Iva sulle bollette dell’energia e del gas, in quanto unica variabile direttamente proporzionale al costo della materia prima». Un intervento sull’Iva avrebbe infatti un doppio vantaggio: da un lato quello di poter subito sgravare del 22% il costo delle fatture, dando così più serenità alle aziende al momento del pagamento; dall’altro non prevederebbe alcun reale esborso da parte dello Stato in quanto l’Iva è una “partita di giro” e, qualora un’azienda la pagasse oggi, le verrebbe comunque rimborsata sotto forma di credito in fase di liquidazione. «Inoltre, come misura aggiuntiva, sarebbe auspicabile anche l’azzeramento delle accise per il gas ad uso riscaldamento e per la corrente elettrica, così come già era stato previsto per il gas ad uso cucina per i codici Ateco della ristorazione» conclude Aiello. 

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