rotate-mobile
Attualità Mirano

Caro bollette, a rischio fermo 700 imprese artigiane del manifatturiero nel Miranese

Associazione artigiani del Miranese: «Prezzi dell’energia completamente fuori controllo e aumenti ingiustificati delle materie prime, a rischio 3mila addetti»

Situazione sempre più difficile per le imprese artigiane del manifatturiero nel Miranese alla luce degli addebiti dei costi dell’energia di fine 2021 e inizio 2022. Proprio in questi giorni stanno arrivando le bollette e si stanno registrando vere e proprie impennate, che mettono a dura prova la tenuta di un intero settore già provato dalla lunga stagione del covid e dalla difficoltà a reperire materie prime.

«Non ci aspettavamo certo un'impennata così repentina e fuori controllo, capace di mettere a rischio la già fragile e complicata uscita dal periodo dell’emergenza sanitaria», spiega Andrea Dal Corso, funzionario dell’Associazione Artigiani del Miranese. Sono continue le segnalazioni degli artigiani allarmati. Per fare qualche esempio: un panificio di Spinea ha visto schizzare la bolletta dai 1.250 euro relativa ai consumi di dicembre 2020 ai 2.250 euro per lo stesso mese del 2021. La bolletta di una falegnameria di Santa Maria di Sala è passata dai 1.616 euro per i consumi di febbraio 2021 ai 2.562 di febbraio 2022.

L’associazione, in collaborazione con il partner RRgroup, ha analizzato il costo puro e semplice dell’energia, ovvero il Pun (prezzo unico nazionale, cioè il prezzo di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica). «A febbraio 2022 l’energia costa circa tre volte quello che si pagava a febbraio 2021 - aggiunge Dal Corso -. Ma non è tutto: fino ad agosto 2021 si registrava un trend di aumenti tutto sommato contenuto e in qualche modo ammortizzabile dalle imprese. È a partire da settembre (ovvero dalla ripresa della produzione) che gli aumenti sono fuori controllo».

La riorganizzazione dei turni produttivi

I dati rivelano un andamento lineare crescente per tre mesi fino a novembre, per poi stabilizzarsi registrando un  nuovo picco a dicembre e poi diminuire a gennaio. A conti fatti attualmente si sono assestati su un livello che rispetto all’anno prima segna il triplo del valore (e il triplo del costo).  «È un problema sempre più pressante e difficile da affrontare per le aziende artigiane del manifatturiero del Miranese – commenta Dal Corso -. Le più energivore, che sono letteralmente strozzate, stanno vedendo i margini di guadagno sempre più ridotti e, di fronte all’impossibilità di fare previsioni anche minimamente certe, soprattutto alla luce degli ultimi tragici eventi, stanno seriamente pensando di riorganizzare i turni produttivi oppure di ricorrere alla decisione drastica di fermare le macchine finché il quadro non si stabilizza. Inoltre, come noto, il costo della materia prima è circa metà del costo finale; a questo dobbiamo aggiungere anche il caro carburante, il caro materie prime e la cronica ormai difficoltà di reperimento delle stesse, tutti fattori che stanno mettendo a serio rischio la tenuta di un comparto importante per il territorio del Miranese».

«Servono soluzioni decise e tempestive»

Un comparto che conta 694 imprese artigiane e 2.968 addetti, rispettivamente il 17,5% delle imprese artigiane  e il 20% degli addetti delle imprese artigiane della provincia di Venezia. «Servono soluzioni decise e tempestive - conclude Dal Corso -; le misure dei recenti provvedimenti (annullamento degli oneri generali di sistema per il primo trimestre per le utenze sopra i 16,5 kw e credito d’imposta per chi ha subito incrementi dei costi superiori al 30%) sono un segnale apprezzabile ma insufficiente per l’attuale congiuntura; vanno messe in atto tutte le soluzioni possibili, anche ricorrendo a misure drastiche (per esempio la sterilizzazione di Iva e accise) per un breve periodo, diversamente si genererà una brusca frenata della ripresa economica, con possibili ricadute occupazionali e conseguente crollo dei consumi».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caro bollette, a rischio fermo 700 imprese artigiane del manifatturiero nel Miranese

VeneziaToday è in caricamento