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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Carrelli Robot in geriatria, la somministrazione di farmaci diventa "automatica"

La sperimentazione a Chioggia: il carrello apre i cassetti autonomamente grazie ad un sistema computerizzato. Ecco come funziona il supporto per infermieri e medici

Due carrelli robot per i medicinali e un anno di sperimentazione in corsia hanno ottimizzato la somministrazione dei farmaci nel reparto di Geriatria dell'ospedale di Chioggia. Grazie a una sperimentazione apripista sulla terapia sicura in reparto, i due carrelli intelligenti donati all'Ulss 3 dalla ditta Logos stanno affiancando gli infermieri di Geriatria da oltre 12 mesi. Valgono dieci mila euro ciascuno.

Come funziona

Inserendo il nome del paziente, il carrello apre davanti agli occhi dell'infermiere i cassetti automatizzati che contengono i farmaci necessari per la terapia di quel preciso utente, bloccando gli altri. Ogni carrello robot segue dieci posti letto. È dotato di due software e si interfaccia con la cartella clinica informatizzata dei pazienti. Il medico digita la sua password e prescrive il farmaco inserendolo nella cartella informatizzata del paziente. Anche l’infermiere, all’ora della somministrazione, si inserisce con la sua password nel sistema, seleziona il nome del paziente nel monitor multifunzionale e il cassetto con il farmaco corretto, in automatico, si apre. Inoltre il carrello in tempo reale aggiorna le giacenze dei medicinali al suo interno e registra che l’infermiere ha somministrato in quella precisa ora e in quella precisa data quel farmaco.

Sperimentazione

Prossimamente è prevista l’implementazione del sistema con un barcode, che renderà il carrello robot capace di dialogare direttamente con il codice a barre del braccialetto del paziente. Si tratta di una sperimentazione sulla terapia informatizzata che fa da apripista per la pratica in tutto l’ospedale e, in futuro, per il resto dell’azienda sanitaria. «Tutto avviene a partire da un reparto geriatrico perché, rispetto agli altri, è quello con un’implicazione farmacologica maggiore, trattando di norma anziani pluripatologici» spiega il primario di Geriatria Marino Formilan.

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